FOLE > Da calcoli anche
di Bankitalia, con l’attuale spread intorno ai 280 punti il nostro DEBITO ci
costa più di 60 miliardi di euro di interessi da pagare all’anno.
Diverrebbero oltre
65 a quota 300 punti.
Degli ulteriori aggravi riprodurrebbero per il paese la
crisi di tenuta di fine 2011 e le conseguenti pesanti misure di austerità
Doveroso distinguo.
Aumentare la SPESA e/o
ridurre le ENTRATE con il varo di appetibili provvedimenti porta ad un noto e subitaneo
incremento del Debito.
Per contro. Quale Paese “trasformatore” il tasso di
crescita del nostro PIL in larga parte dipende dal contestuale andamento
proattivo dell’economia internazionale.
Ossia. L’efficacia, la continuità e la
reale valenza di un “pacchetto” di misure adottate (sgravi, benefici, facilitazioni,
..) per rilanciare la crescita si quantificano/registrano solo nell’arco di parecchi
mesi.
A PRIORI nessuno ne ha la certezza e neppure può darne garanzia.
Ergo.
Aumentare ANCORA il Debito e quindi il Deficit significa accrescere da subito
la nostra “inaffidabilità” finanziaria nei confronti degli operatori esteri
Scantonare le “raccomandazioni” della UE
significa rinunciare ad ogni forma di sostegno e tutela da possibili e prevedibili
speculazioni.
Morale. Specie in campagna elettorale si lanciano slogan e fole.
La
storia insegna che La “Febbre” del Tribuno non conosce remore, limiti …