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Commento di Enzo Salvà

su Termovalorizzatori a Napoli, sì o no?


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Enzo Salvà Enzo Salvà 20 novembre 2018 09:47

Sulla salute proviamo a dire che la questione è controversa e ce la caviamo in bellezza.

Non capisco la sua indifferenza sulle pratiche indirizzate all’economia circolare, al riutilizzo, lo dico da italiano: non abbiamo materie prime, possiamo riutilizzare quello che in ogni caso abbiamo pagato sia esso di origine nazionale o importato, risparmiare energia di trasformazione, creare posti lavoro, anche se per la maggior parte poco qualificati, ed avere un Paese pulito.

Sugli inceneritori: in Unione Europea credo siano circa 2000, non verranno spenti ma sia la Commissione che il Parlamento pongono gli inceneritori al penultimo posto delle preferenze e, se non sto prendendo un colossale abbaglio, non ci sono, da tempo, bandi per finanziamenti europei in questo settore. Non sono vietati ma i nuovi non sono i benvenuti, c’è di più e di meglio a livello trattamento, risparmio ed opportunità economica, non per niente ci sono fiere internazionali di grande livello, specifiche e di elevato livello tecnologico - vedi Ecomondo, in Italia-.

L’incenerimento, come la discarica, non "possono" estinguersi, semplicemente dovranno essere sempre più residuali, sono vintage (e non sono grilliano).

Gli inceneritori sono un investimento da almeno 500 milioni cd in vent’anni che i cittadini pagano "obbligatoriamente", ne consegue che le autorità pubbliche sono disincentivate a differenziare e consegnare rifiuti ben separati e puliti al riciclaggio.

Intanto siamo continuamente in procedura di infrazione per discariche e trattamento acque reflue che ci costano oltre 100.000 Euro al giorno, ripeto al giorno.

Io contesto le politiche sui rifiuti degli ultimi vent’anni e quelle in corso a livello governativo -mancanze, esempi e buone pratiche sono ben presenti e consolidate-.

Mancano prospettive ed interventi, un intero settore strategico è lasciato nelle mani di Regioni e Comuni anziché ai professionisti, ingegneri, tecnici del settore con un chiaro mandato di perseguire le politiche che abbiamo sottoscritto in e con l’Unione, che non sono certamente "estremiste".

Questa la mia opinione.

Un Saluto

Es.


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