• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di B

su Quando l'Interesse Nazionale presenta il conto


Vedi tutti i commenti di questo articolo

B 31 ottobre 2018 12:23

@Rocco Di Rella

Mi spiace vedere come non sia disposto al dialogo. Comunque la lascio alle sue opinioni, ciò non toglie che tra centralismo e decentramento il secondo sia certamente da preferire anche per una questione di democraticità. Se poi vuole essere centralista in uno Stato come l’Italia lo faccia pure, ma non si proclami patriota, ché non ne ha diritto (anche perché patria intesa unicamente come stato politico è un concetto vuoto, altro che vuotezza del "federalismo"). Se vuole lasciare Cattaneo in Svizzera faccia pure, nessuno lo impedisce. Ciò non le consente di opporsi a processi democratici di richiesta di autonomia immotivatamente appellandosi ad un presunto "interesse nazionale", che invece sembra più un interesse di nazionalisti fuori tempo massimo che ad effettivo pro del Paese. E per finire, l’apologia dei ’dialetti’ non è mia, se lei la sente per la prima volta trovo la risposta a molte domande... Potrà dire o fare ciò che vuole, la sostanza non cambia: napoletano, veneto, sardo, friulano, ligure, piemontese, siciliano... non sono varianti locali dell’italiano, poiché da esso autonomi lingusticamente, anche se vicini poiché di comune matrice originaria. Ed è questa la forza dell’Italia, non la sua debolezza! Se poi lei è ancora fermo all’idea fascista dell’ ’italiano superiore’ e dei ’dialetti da ignoranti e rozzi’ non ho intenzione di perdere ulteriore tempo con chi ignora la realtà. Che poi i padri costituenti fossero contro autonomia (invece sostenuta proprio in opposizione al centralismo asfissiante fascista) è tutto da dimostrare.

Addio, e buona continuazione


Vedi la discussione






Palmares