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Commento di Antonio Gallo

su Una parola ed una scuola "smart"


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Antonio Gallo Antonio Gallo 17 settembre 2017 11:34

Grazie per il commento. Io credo che l’uso del cellulare ( a me piace chiamarlo così perchè mi richiama alla mente la "cellula") è destinato sempre di più a cambiare non solo in nostro modo di vivere ma sopratutto quello di pensare. E’ vero che non tutti vivono sapendo che questa esistenza presuppone, necessita la costruzione di un pensiero che faccia e dia senso al tutto. Il discorso mi porta lontano e credo possa essere sviluppato in un altro post. Desidero soltanto dire che tempo fa, in una chiesa di Bologna, mentre assistevo alla celebrazione della messa, mi accadde di vedere una giovane signora accanto a me leggere il vangelo del giorno dal suo cellulare invece che dal canonico foglietto. Una rivoluzione anche ... liturgica ... "O tempora, o mores?" (Cicerone) 


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