STANTIO >
Quante
volte un uomo di governo può “ammollare” le solite ricette come fosse sempre la
prima volta?
Annunci e proclami roboanti per dei straordinari risultati, “promessi”
e sempre di là da venire.
Dalla “svolta”,mai vista, che diventa cambio di verso.
O da quel tutto di “corsa” che passa alla marcia e poi al passo dopo passo.
DOPO oltre 3 anni di Bonus, mancette e riforme “epocali” l’Italia è appena “uscita
dal tunnel” della recessione. Con un PIL che è a metà della media dei paesi limitrofi
e un Debito cresciuto di altri 210 miliardi.
La predestinata “locomotiva” d’Europa
è lì che “arranca” per restare “al traino” del resto del convoglio.
Ma non è un
problema. Ci sono dei “segnali incoraggianti” e basta continuare ad essere
“ottimisti” e avere fiducia.
Già pronta un’altra “ricetta”.
Più denaro in
circolazione stimola l’inflazione (anche se non aumenta la domanda di consumi).
Per vedere un PIL “maggiorato” si può puntare su un più alto rapporto
Deficit/Pil (facendo così crescere anche il Debito da onorare).
Intanto l’arco
dei 3 anni si allunga ai 5.
Sintesi.
Una serie di progetti “fascinosi”, ma non
incisivi e concludenti, rendono il messaggio via via più stantio. Genuini ASSERTORI
di principi collettivi e di valori identitari devono convincersi che “purgare” il
partito in certi casi è ineluttabile (anche se debilitante).
Per contro il tempo
non cancella mai le Voci dentro l’Eclissi esempio di impegno, responsabilità …