Lectio PRIMARIE >
Andamento
delle elezioni francesi offrono testimonianza di partiti tradizionali che non
hanno ancora adeguato cultura, valori e strategie alle marcate “divaricazioni”
del tessuto sociale.
Al loro posto prendono sempre più vigore delle “aggregazioni”
politiche incentrate sul “fascino” di un leader carismatico, dispensatore di facili
slogan e di promesse di riscatto.
Ciò detto.
Anche in Italia le primarie del PD
rischiano di diventare momento di trionfo per un tale tipo di leader e la sua ristretta
cerchia di “fedeli” portavoce, tanto verticistica quanto esclusiva.
Da notare.
Quanto
più bassa sarà l’affluenza alle primarie tanto più netta risulterà l’affermazione
del leader decisa dal voto dei suoi accoliti. Non solo.
Ad oggi, in una futura
coalizione di governo (di origine parlamentare) anche una forza politica di
appena il 12-15% potrà assumere un ruolo determinante.
Quanto basta a chi dell’innate
doti comunicative fa strumento di potere e del partito il proprio megafono.
Per
contro.
VERA sfida vincente è saper rivitalizzare la capacità attrattiva di un partito
“obsoleto” così che sia in grado di formulare un “adeguato” progetto di società
e un programma di rilancio “veridico”, discusso e condiviso, fatto di soluzioni
tangibili e misure efficaci.
La Democrazia non ha la voce di una classe di
Primi Super Cives attenta a privilegi, interessi …