• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Persio Flacco

su Referendum | Breve nota esplicativa del futuro articolo 70 della Costituzione


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Persio Flacco 1 dicembre 2016 18:04

La limitazione delle competenze del Senato personalmente non mi appare come una scelta negativa in sé. E’ una scelta con luci ed ombre. Con più luci che ombre se l’altro ramo del Parlamento fosse effettivamente rappresentativo del Paese, dunque non viziata da sbarramenti troppo alti e premi di maggioranza eccessivi; se la formazione delle liste elettorali rispecchiasse effettivamente le tendenze del corpo elettorale e non fosse troppo soggetta al potere dei partiti; se i rappresentanti del Popolo fossero effettivamente liberi da vincoli di mandato, servitori unicamente della propria coscienza e non soggetti alla disciplina di partito; se fosse realmente indipendente dal Governo e non ridotto a mettere un timbro sui provvedimenti governativi; se sfornasse meno leggi ma di qualità migliore. Di tutto questo la riforma non si cura affatto, al contrario: accentua queste ombre.

Ma c’è un altro aspetto da considerare, un aspetto che è una vera trave nell’occhio di chi sostiene questa riforma.
Salvo i cinque nominati dal Presidente e gli ex presidenti della Repubblica, il Senato verrebbe composto da AMMINISTRATORI LOCALI, da persone selezionate e votate in base alle loro capacità di amministrare un territorio. Mansione questa assai diversa da quella che dovrebbe esplicare un senatore della Repubblica e che, si presume, richiede qualità differenti.
Non solo: la permanenza in carica del senatore viene legata alla sua permanenza in carica come amministratore locale, e questo rende la composizione del senato dipendente da manovre e alchimie che si svolgono nei consigli regionali e perfino in quelli comunali. Peggio ancora: i senatori sarebbero come palloncini il cui filo è nelle mani delle forze politiche periferiche, le quali possono tagliarlo a loro piacimento. Assolutamente ricattabili quindi. E sappiamo, in genere dalle cronache giudiziarie, quali e quanti giochi si svolgono a livello locale, no?
Ma perché poi i senatori dovrebbero essere scelti tramite una elezione indiretta e non, come ora, da una elezione diretta a livello regionale?
Nella riforma si sarebbe potuta inserire la restrizione dei compiti del senato e però lasciare ai cittadini il compito di eleggerli. Davvero si è fatto questo pastrocchio solo per risparmiare qualche decina di milioni di euro? Non credo proprio.

Vedi la discussione






Palmares