Complimenti vivi a Emanuele Maggio che anziché assordarci con slogan urlati elenca fatti e dati concreti.
Aggiungo un tema non trattato ..... ma molto sentito dai parlamentari che si sgolano per il no :
LE
POLTRONE ? NON SIA MAI DETTO !
Pare
del tutto comprensibile che la maggior parte dei 315 Senatori sia ostile,
tacitamente o palesemente, a una riforma
che sottrarrà loro una posizione di potere e prestigio, ben remunerata e confacente alla loro
professione di politici a vita .
Ma
come mai ora si dichiarano ostili anche molti dei 630 deputati (che peraltro,
prima della fine del “patto del saraceno”, in commissione e in aula votarono a
favore di buona parte degli articoli della riforma) visto che la stessa dà alla
Camera dei Deputati maggiore rilevanza e potere con l’eliminazione del
bicameralismo paritario ?
Un
mio amico, particolarmente maligno e crudo, dice che molti deputati ora “se la fanno sotto” perché alle prossime
elezioni della Camera non verranno inclusi nelle liste in quanto i partiti
preferiranno, in molti casi, sostituirli con ex-senatori sovente più noti,
scafati e di mestiere.
E
già perché con la riforma i seggi
parlamentari si riducono di un terzo (da 945 a 630) e la lotta per conquistarne
uno sarà acerrima e dura come mai è
stata !
Aggiunge
l’innominato maligno che i parlamentari sono particolarmente angosciati e inc .
. . ati a fronte di nuove
disposizioni previste da questa riforma che loro considerano irriverenti e
punitive, quali ad esempio :
-
art. 6 – “ I membri del Parlamento hanno
il dovere di partecipare alle sedute
dell’Assemblea e ai lavori della Commissione” (n.d.r. : sarà pur maligno il
mio amico, ma com’è che questo obbligo formale non c’era e neppure i rigorosi
deputati M 5 S lo hanno mai rivelato a noi elettori ?)
-
art. 16 – “Nel corso dell’esame dei
disegni di legge di conversione dei decreti non possono essere approvate
disposizioni estranee all’oggetto o alle finalità del decreto “ (n.d.r.:
come faranno ora i deputati a far infilare subdolamente nei decreti “carrozzone”
le leggine che li rendono tanto popolari e amati al loro paesello ?)
diceva
andreotti : a esser maligni si fa peccato,
ma sovente ci s’azzecca !