Molti
partigiani del NO hanno qualche problema, dopo aver caldamente auspicato la riduzione dei
costi della politica senza se e senza
ma, a sottoscrivere che non sono d’accordo (come propone il referendum del
4.12) con :
- la riduzione del numero di
parlamentari eliminando l’attuale Senato
- la soppressione delle
Provincie e del CNEL con ulteriore riduzione dei costi istituzionali
- l’eliminazione
dell’interminabile navetta delle leggi fra Parlamento e Senato
- la soppressione delle materie
“concorrenti” previste dal titolo V con conseguente attribuzione esclusiva o
allo stato o alle Regioni
(cioè chi fa cosa)
Però voteranno comunque NO “perché così mandiamo a casa Renzi ! “
Forse però non sanno che,
quand’anche a seguito di vittoria del NO Renzi desse le dimissioni, Mattarella
non potrebbe far altro, come prescrive la prassi costituzionale, che accettarle
con riserva avviando poi un giro di consultazioni per verificare qual’è
realmente la posizione dei partiti a tal proposito e quale alternativa di
governo propongono.
Ne emergerebbe che PD (301
deputati su 630 = 48% dei seggi) e NCD-UDC (30 dep.=5%) non vogliono cambiare,
M 5 stelle (14%) esclude di potersi alleare con chicchessia salvo forse
Fratelli d’Italia (1,6%), Salvini della Lega (3%) non vuole neppur sentir
parlare né di Alfano né di Parisi (cioè quel che resta di Forza Italia
inizialmente con l’8% dei seggi ma oggi chi sa ?) ma potrebbe il leghista “ce
l’ha duro” raggiungere la stratosferica quota del 7-8% (3% suoi + 1,6 FdI +
qualche deputato transfuga da Forza Italia e altri), mentre infine Sinistra
Italiana e SEL (5%) non si unirebbero certo a un PD “apostata” ... e starebbero
come amano e conviene loro all’opposizione.
Il paziente Mattarella farebbe
un secondo giro di consultazioni alla ricerca di una qualche coalizione
credibile di governo (cosa assai diversa da “fronti del no” eterocliti e
divergenti su quasi tutto) capace di ottenere la fiducia del Parlamento
(almeno 316 deputati), ma poiché rileverebbe che nessuna, a parte quella PD-NCD,
si avvicina alla maggioranza ma solo forse a 250 (includendo eventuali
transfughi PD amici di Bersani-Cuperlo-Spaventa, peraltro non consultabili da
Mattarella poiché non rappresentano nessun partito) dovrebbe inevitabilmente rifiutare
le dimissioni di Renzi suggerendogli
magari un rimpasto tattico di governo.
Sarebbe a dire “partigiani
del NO per cambiare”, becchi e bastonati ! Non sia mai !
Ci penseranno prontamente e
giovanilmente D’Alema e Berlusconi (rispettivamente Presidente e co-fondatore
della celebre ma sterile Bicamerale per le Riforme Costituzionali degli anni
’90) ... a rimettere il tutto in carreggiata !