INTERMITTENZA >
Il
segretario-premier RENZI fa sfoggio di una memoria di ferro. Ma solo per le
cose di suo interesse e tornaconto.
Ad esempio quando “rimprovera” a D’ALEMA di
dire che la riforma l’avrebbe “fatta meglio” per arrivare poi a chiedersi “perché
non l’ha fatta” in tanti anni.
Forse DIMENTICA (?) che l’unica precedente modifica
della Parte II, confermata dal referendum (ottobre 2001) con il 64% di SI, fu quella
promossa proprio da M D’Alema, che ormai da 3 anni (2013) non si è più
candidato al Parlamento.
Forse ignora (?) che sugli stessi temi da lui trattati
esistono, da tempo, più formulazioni alternative messe per iscritto da vari esperti
qualificati.
Ancora.
Forse DIMENTICA (?) la generale sorpresa (e sconcerto) provocata
dalla SUA iniziativa di convocare al Nazareno un summit con Berlusconi e che
LUI, almeno 2 volte durante l’iter parlamentare, ha minacciato di far cadere il
governo se non avesse avuto il consenso di tutti gli eletti del partito.
NOTA.
Per
non citare il documento appena partorito dalla Commissione sull’Italicum che,
tanto per cambiare, dovrà superare indenne una serie di esami (giudizi) prima
di essere preso a base di riferimento per un nuovo testo di legge.
Sintesi.
La
memoria del premier Renzi sembra funzionare a intermittenza.
Forse non è Tutta
colpa di Carosello se memorizza solo facili slogan e spot …