Discriminante >
Ciascuna comunità locale (cristiana,
ebraica, musulmana, …) è in grado di rilevare nell’area d’insediamento la
presenza di soggetti “disomogenei” per valori, convinzioni e stile di vita. Tanto
più quando si prefigurano come fattori di minaccia o di potenziale pericolo.
Le
comunità locali costituiscono di fatto un “angolo” privilegiato di osservazione
ed analisi del microcosmo sociale. Sempre che siano animate da un forte spirito
di coscienza collettiva. In pratica.
Delle plausibili segnalazioni fatte
pervenire agli organi competenti possono rivelarsi prezioso contributo alla tutela
“preventiva” del comune interesse a una coesistenza civile e pacifica.
Interesse che riguarda, in egual misura, tutti i cittadini residenti al di là del
credo politico o religioso.
Questa è la vera discriminante della consapevolezza
maturata nel “praticare” il senso di appartenenza. Accampare dei richiami alle
radici è solo escamotage da teatrino di Pantomima e Rimpiattino …