A. Savioli – 2) Questi personaggi da subito han parlato di
complotto, han chiamato terrorista Yara Badr arrestata mentre vestita da sposa
chiedeva la fine delle ostilità su tutti i fronti e del marito arrestato perché
da giornalista denunciava le violazioni del regime. Han chiamato terroristi i
membri dell’Esl (fine 2011) soldati allora laici che avevano defezionato dall’esercito
regolare, han parlato di imperialismo americano ma non di quello russo e
iraniano, han accusato poi (giustamente) i paesi del Golfo di sostenere e
armare il jihadismo sunnita, omettendo il jihadismo sciita di Hezbollah, delle
milizie irachene, iraniane e dei paramilitari russi (http://www.sirialibano.com/short-news/mercenari-stranieri-e-guerra-imperialista-per-la-siria.html).
In Francia queste tesi non vengono minimamente sostenute da
chi fa un serio lavoro di analisi o si occupa di geopolitica, ma vengono
pubblicate da Reseu Voltaire, una rivista con idee di estrema destra.
E infatti la stessa delegittimazione del SOHR, “gestito da
una sola persona con sede a Londra”, è tipica degli ambienti antimperialisti e
di Reseu Voltaire.
A parte che il SOHR basa le sue fonti su una rete di persone
in Siria, ma il SOHR ha denunciato sia le violazioni del regime che quelle dei
ribelli o dei jihadisti, fu il SOHR per primo a denunciare il ribelle siriano
con il cuore del nemico in mano.
Ma la delegittimazione del SOHR serve solo a chi, in modo
miope, lo considera l’unica fonte occidentale di notizie sulla Siria. Chi si
occupa seriamente di questo paese, attinge a innumerevoli fonti, anche locali,
spesso in lingua araba o direttamente sul posto (come feci io stesso relativamente
all’articolo sulle crocifissioni a Meskene: http://www.sirialibano.com/short-news/quando-morire-i-cristiani.html).
Chi scrive seriamente di Siria, utilizza il SOHR come una
qualsiasi delle diverse fonti, non come La Fonte.