"Credo che ci siano solo degli errori, dato che l
autore confonde l etnia con la religione, come gran parte della indottrinamento
israeliano fatto negli ultimi 50 anni. E’ dimostrato che i così detti "arabi" palestinesi hanno geni
del tutto simili agli ebrei israeliani.... quindi la stessa etnia"...
Basterebbe una frase così sgangherata per cestinare il commento di questo
signore un po’ esaltato. Ma vale invece la pena di spolverare la Treccani e
leggere:
Etnìa: In etnologia e antropologia, aggruppamento umano basato su
caratteri culturali e linguistici. Spesso usato, nel linguaggio giornalistico,
con il sign. di minoranza nazionale, gruppo etnico minoritario.
Religione: Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un
individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con
la divinità:
Stato: Comunità politica costituita da un popolo stanziato in un
determinato territorio e organizzato unitariamente come persona giuridica collettiva,
e titolare di un potere sovrano.
Quindi,
per riassumere, esiste l’etnìa ebraica come raggruppamento umano che condivide - da secoli - caratteri culturali e linguistici. Credo che questo sia storicamente innegabile
e che esistano ebrei atei è detto nell’articolo, dove si può trovare un
link verso il sito internet di un’organizzazione ebraica di questo tipo).
Poi
esiste una religione ebraica a tutti nota e, infine, esiste uno stato come
organizzazione istituzionale organizzata su quel territorio. Quindi non c’è
nessuna confusione, anzi entro con attenzione nel dettaglio distinguendo con
cura ebrei non israeliani da ebrei-israeliani, arabi-israeliani, leggi israeliane, leggi dei
paesi arabi eccetera. E distinguendo leggi civili da tradizione religiosa.
Ma
dire che gli ebrei e gli arabi hanno gli stessi “geni” significa ipotizzare che
esista un patrimonio genetico con il quale identificare un popolo. E che una
etnìa possa essere identificata attraverso un patrimonio genetico significa
affermare l’esistenza delle razze umane, il che è assolutamente falso e
inaccettabile (almeno da qualche anno).
L’esimio
commentatore quindi è scivolato su una brutta buccia di banana confessando qual
è il suo vero pensiero: quello di un razzista (di quelli veri, quelli che
parlano di “geni arabi” o “geni ebraici”... roba che non esiste).
Quanto
al solito pistolotto sull’Irgun e la Banda Stein se lo legga e ci si diverta.
Non c’entra molto con i matrimoni misti (ma sulla linearità del suo
ragionamento c’erano già parecchi dubbi).