Mi dispiace il dover mettere in crisi Gottardo ma la storia della legittimità dei due condannati che discutono di riforme , a prescindere dal fatto che solo uno dei due ( Silvio ) è un pregiudicato sta ,tra poche ore ,per estendersi ad un altro pregiudicato ( Grillo ) .
Io sono francamente sorpreso nel constatare che persone intelligenti e culturalmente preparate non riescano a distinguere il "merito " della riforma , che è in capo al legittimo convincimento del singolo parlamentare , con "il metodo procedurale " con cui si presenta a giudizio una riforma che viceversa è rigorosamente regolamentato nei rispettivi ruoli ( anche con distinzione tra tipologie di commissioni) e non prevede la discrezionalità del singolo ma la coerenza con la parte proponente (maggioranza ) o controparte (opposizione ) .
Poi c’è la questione sollevata , che trovo in verità un po’ speciosa , della legittimità che si accordino direttamente due capi politici (o tre ) . Il punto è che ,piaccia o meno , questi "capi " politici sono espressione di forze politiche legittimate dal voto popolare ,ergo per via transitiva sono loro stessi legittimati .Ed è inutile esercizio tentare di minarne la valenza perché semplicemente non si condivide il loro profilo. Tali sono e tali rimangono .
Perché se non si accetta il principio della rappresentanza ,c’è solo una strada alternativa e democratica : il referendum popolare .
E sottoporre a referendum una materia di questo genere sarebbe pura follia , oltre a deresponsabilizzare chi invece è pagato lautamente per assumersi le responsabilità delle scelte.