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Commento di

su Corradino Mineo ci teneva tutti in ostaggio


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16 giugno 2014 12:48

Caro Paolo,

io non sono d’accordo con te per gli stessi motivi che i commenti qui sopra spiegano bene. Senza neanche scendere nel merito, cioé che questa riforma è una schifezza concordata da due condannati, nessuno dei quali aveva (e non ha tutt’ora) una legittimazione per toccare la Costituzione.

Lo scopo del mio commento è sottolineare il tuo doppiopesismo, che ritrovo in diverse gradazioni in molti commentatori quando si parla di Movimento 5 Stelle.

Si accusa il M5S di essere autoritario, ma ricordo che le espulsioni fatte al suo interno erano determinate da infrazioni a un codice di comportamento che gli eletti avevano visto e approvato PRIMA di candidarsi. Mineo non sapeva, prima di candidarsi, che avrebbe dovuto reggere il secchio alle stronzate di Renzi. Come mai, Paolo, reputi il M5S odiosamente autoritario ma perdoni al PD un comportamento che ha nulla di democratico e molto di partitocratico?

Detto questo, vorrei soffermarmi sulla tua idea dei processi decisionali in ambito democratico. Probabilmente vedi di buon occhio una legge elettorale maggioritaria, e il fatto che in nome della "governabilità" si calpesti la volontà degli elettori, e che il Senato diventi un part-time per gli amministratori locali, il tutto con il beneplacito di un piduista (se non due). Vedi di buon occhio che il partito di maggioranza prenda i voti a sinistra e poi faccia cose di destra (e PORCATE, di destra) perché è più importante governare (se così vogliamo chiamare il mero esercizio del potere) che rendere conto agli elettori. E’ questo che intendi per "assenza di vincolo di mandato"?

In un tuo commento di questa pagina, vedo che scrivi che "se Civati non è d’accordo, amen". Sottoscrivo ma a modo mio: Civati e altri dovrebbero avere le palle sotto e separarsi, invece di mugugnare ma poi, "per senso di responsabilità", chinare il capo. Capisco che chi ha un mandato politico debba anche collaborare e uniformarsi, qualche volta o sovente, alla maggioranza. E’ per questo che un partito dovrebbe avere un’identità precisa; noi invece siamo avvezzi ai partiti-prostituti. Ci vorrebbero tanti partiti coesi e un governo che indirizza. Noi abbiamo pochi partiti con comportamenti da prostitute, e governi che calpestano la Costituzione un giorno sì e l’altro pure.

Saluti a tutti, Gottardo


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