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Commento di paolo

su Cinquestelle: l'inizio della fine


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paolo 1 giugno 2014 16:48

Caro Gennaro .
Preconizzare la crisi del M5S è stato facile , non bisognava essere politologi per capire che un non partito ,eterodiretto da non politici con a riferimento un non statuto e che aveva come finalità ultima il reset della società , non poteva finire diversamente . Il loro peccato di presunzione è l’aver pensato che la ripulitura della politica e di conseguenza dell’intero quadro istituzionale si potesse fare allo stesso modo in cui si formatta l’Hard disk di un computer .
Facciamo tabula rasa e poi installiamo un nuovo sistema operativo , "il Casaleggio Associati freeware " .

Altro errore madornale avere ipervalutato il mezzo informatico come strumento per formare ed informare le masse . Da qui lo snobbare ,a parte l’ultima fase di campagna elettorale ,i media tradizionali .

Davanti al fallimento di questa "mission impossible " stanno reagendo in maniera isterica e scomposta . Invece di fare autocritica ,se la cavano con : " non ci hanno capito e quindi non ci meritano " ,che è la quintessenza di quel superficialismo che si è compendiato nel demenziale " vinceremo poi ", pronunciato da Grillo mentre pubblicizzava il Maalox. 

Renzi , sulla cui capacità istrionica non ho mai avuto dubbi , ha sfruttato l’esplosione della destra e la crisi della sinistra (costretta a cercarsi un referente in Grecia ), per rimettere al centro della politica la vecchia Democrazia Cristiana , con un messaggio tranquilizzante e di speranza : " noi non siamo sfasciacarrozze come Grillo e neppure sciagurati come Berlusconi , siamo gente seria che si impegna per il bene sociale ,quindi votateci " .
Fine della storia .
Adesso dipende tutto da Renzi .
ciao


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