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Commento di

su Cinquestelle: l'inizio della fine


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1 giugno 2014 12:01

Sig. Gennaro,

apprezzo le sue considerazioni ma sono, secondo me, talvolta inesatte e talvolta contradditorie.

E’ vero che il M5S non è (e spero che non sia mai) assimilabile a un partito tradizionale. Ma non può essere posseduto da due padroni, e diretto dalla rete. E’ una contraddizione in termini. Ci sono dei problemi, e vero, ma ci sono stati anche casi in cui la rete ha prevalso sui capi. Dovrebbe essere sempre così, l’idea fondante è quella.

Le rigidità ideologiche che lei cita si fermano qui, a questa democrazia diretta che deve essere fatta nel modo migliore possibile. Su qualsiasi altro tema ci possono essere posizioni intermedie. Se il debito pubblico è immorale, è possibile ridurlo piuttosto che cancellarlo, evitando il più possibile traumi all’una o all’altra parte. Lo stesso per le energie alternative: sappiamo benissimo che non possiamo cancellare le altre, ma si può ottimizzare il più possibile. Anche per quanto riguarda le posizioni europeiste o euroscettiche: ma perché bisogna estremizzare sempre e arrivare unicamente a SI o NO? Ci sono infinite vie di mezzo, alcune perfettamente percorribili.

Cordiali saluti,

Gottardo


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