Nel M5S c’è da lavorare un po’: la doccia fredda dovrebbe servire a non partire per la tangente come è successo prima delle elezioni. E dovrebbe fare il suo lavoro fino in fondo: i panni sporchi si lavano in famiglia, come fanno tutti. Fare tutto alla luce del sole è bello quando le cose vanno bene, ma in questo caso si da’ spazio agli appigli gratuiti dei detrattori che bene conosciamo.
Io credo che Farage non sia il diavolo come viene descritto da molti (nel suo partito ci sono anche omosessuali, tanto per dire, e Borghezio è stato espulso proprio dal quel gruppo). E, a parte questo, non si tratta di un’alleanza: si tratta di entrare in un gruppo parlamentare il cui statuto lascia libertà di scelta su ogni singolo tema - esattamente quello che ha sempre chiesto il M5S. Il M5S rispetta le idee di Farage senza condividerle, e viceversa. Ci sono anche punti in comune, ma non è quello il motivo dell’ingresso nel gruppo. Inoltre, Farage dimostra quel rispetto e quel senso pratico che altri, per esempio i Verdi, non hanno.
Io credo che il M5S debba andare per la sua strada, senza stare ad ascoltare detrattori infarciti di falsità e cattivi propositi, che criticano sempre qualsiasi cosa i grillini facciano. Non sono capaci di fare altro; i grillini invece sì.
Alleanze no, cooperazioni si. Con rispetto reciproco. Alla faccia dei benpensanti farisei.
Saluti,
Gottardo