Con l’introduzione della tariffa D1 sarà possibile contrastare l’attuale sistema tariffario a scaglioni progressivi di consumo risparmiando fino a 550€ annui, circa il 32% rispetto a quanto avviene con la tariffa D3.
Il team di Coaer ha riscontrato che un utente tipico avente le seguenti caratteristiche – residente in zona climatica E (Lombardia), con un appartamento di circa 100m2 ed un fabbisogno annuo di circa 120 kWh/m2 (Classe D), dotato di caldaia più scaldabagno a gas – che consuma all’anno circa 2.000m3 di gas per una bolletta di circa 1.750€, se passasse oggi alla pompa di calore, lavorando quindi in D3 (circa 32 c€/kWh), avrebbe un costo di esercizio pari a circa 1.650€, con un risparmio di soli 100€ (nemmeno il 6%), assolutamente insufficiente per giustificare il passaggio dal tradizionale impianto di riscaldamento alla pompa di calore.
Con la tariffa D1 – tariffa lineare non sussidiata – la spesa scenderebbe a circa 1.200€ con un risparmio di circa il 32% rispetto alla bolletta iniziale. Si tratta ovviamente di una differenza significativa che ci auspichiamo stimoli l’utente a passare alla pompa di calore. Ricordiamo tra l’altro che la D1, a differenza della tariffa dedicata BTA, ha il vantaggio di non richiedere un doppio contatore, per cui vi sarà anche un’unica linea ed un’unica bolletta.
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