Anticorpi >
Le generazioni più adulte danno
quasi per scontata la persistenza “inalterata” nel tempo di quei valori e
principi appresi, conosciuti e condivisi per diversi lustri.
Di conseguenza
sottovalutano o “ignorano” quei movimenti d’opinione, più o meno organizzati,
che portano avanti attivamente propri peculiari interessi.
Il primo
imperdonabile errore diventa quello di non avvertire la necessità di proteggere
con forza e decisione le nuove generazioni dall’influsso “epidemico” di chi
punta a sovvertire valori-principi ritenuti ostativi.
A titolo di esempio.
Con
gli anni il divorzio ha assunto sempre più i connotati di un “puro” atto
liberatorio e talvolta di utile chiave per scalate sociali. Da qui la crescita
del numero di coppie di fatto ed il calo del tasso di natalità.
Ora si cerca di
stravolgere quel concetto di famiglia naturale, matrimonio e unità familiare
così come sancito dalla Costituzione (art.29).
Alzato il vessillo dell’amore, si
accredita il messaggio che siffatti termini sono del tutto consoni a
qualificare il “legame” tra coppie omosessuali.
Si realizza così una lenta e
costante azione di “penetrazione” in ogni ambito sociale a cominciare da quelli
frequentati dalle nuove generazioni.
Nella forma si condanna, con ragione, il
reato di omofobia. Nella sostanza si “stigmatizza” ogni parvenza di “distinzione”.
Ergo.
In assenza di “anticorpi” è facile disarmare e disorientare una
Generazione senza bussola …