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Commento di

su Claudette, storia di un ermafrodito


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3 aprile 2014 20:12

Anticorpi >

Le generazioni più adulte danno quasi per scontata la persistenza “inalterata” nel tempo di quei valori e principi appresi, conosciuti e condivisi per diversi lustri.
Di conseguenza sottovalutano o “ignorano” quei movimenti d’opinione, più o meno organizzati, che portano avanti attivamente propri peculiari interessi.
Il primo imperdonabile errore diventa quello di non avvertire la necessità di proteggere con forza e decisione le nuove generazioni dall’influsso “epidemico” di chi punta a sovvertire valori-principi ritenuti ostativi.

A titolo di esempio.
Con gli anni il divorzio ha assunto sempre più i connotati di un “puro” atto liberatorio e talvolta di utile chiave per scalate sociali. Da qui la crescita del numero di coppie di fatto ed il calo del tasso di natalità.

Ora
si cerca di stravolgere quel concetto di famiglia naturale, matrimonio e unità familiare così come sancito dalla Costituzione (art.29).
Alzato il vessillo dell’amore, si accredita il messaggio che siffatti termini sono del tutto consoni a qualificare il “legame” tra coppie omosessuali.
Si realizza così una lenta e costante azione di “penetrazione” in ogni ambito sociale a cominciare da quelli frequentati dalle nuove generazioni.
Nella forma si condanna, con ragione, il reato di omofobia. Nella sostanza si “stigmatizza” ogni parvenza di “distinzione”.

Ergo.
In assenza di “anticorpi” è facile disarmare e disorientare una Generazione senza bussola


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