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Commento di paolo

su Loretta Napoleoni, l'Italia e la democrazia all'asta


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paolo 1 aprile 2014 19:08

Prescindo da Loretta Napoleoni e dalle sue teorie sul debito .
Il principio imprescindibile per chiunque contragga un debito è quello di onorarlo . Punto .
Contesto pure il fatto che per ridurre il debito si debba necessariamente aumentare le tasse o ridurre la spesa pubblica . Ma chi lo ha detto ? Questa è una classica visione neoliberista di chi ci ha portato ai guai che sono sotto gli occhi di tutti .

Suggerisco almeno altre tre strade per abbattere il debito pubblico :
- Lotta vera e dura all’evasione e alla elusione fiscale che vale almeno 150 miliardi l’anno .
- Patrimoniale secca su rendite e capitali a partire da un tot .I privati che si sono arrichiti a danno del pubblico sono chiamati a contribuire per il riassetto del bilancio.
- Lotta serrata agli sprechi e ai privilegi ,specie nella pubblica amministrazione .

Sono esattamente le tre cose che nessuno ha mai fatto ,se non a chiacchere . Silvio addirittura , mentre prometteva , ci metteva i paletti di traverso . Renzi promette ma per ora siamo soltanto ai segnali di fumo con iniziative che sanno molto di spot elettorale e di demagogico ,comunque vedremo ,se son rose fioriranno.

Con questa tri-ricetta , senza essere Loretta Napoleoni o chi per lei visto che più gli economisti pontificano di economia e peggio va , si raccoglierebbero non meno di 450 miliardi di euro , ovvero la metà della spesa pubblica corrente di un anno .
Il problema è che nel paese dei privilegi nessuno è disposto a collaborare .
Ergo ci vuole qualcuno che lo impone "erga omnes" , anche se necessario a calci nel sedere o spedendo in galera (ma sul serio ) quelli che sgarrano.
ciao


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