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Commento di

su L'Europa del Sacripante Grillo e la Repubblica Veneta


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29 marzo 2014 13:37

Punto primo: non sono io a "perorare ... la catastrofe", a "distruggere lo status quo e poi si vede" eccetera. Io non sono Grillo, così come gli elettori di Berlusconi NON sono Berlusconi eccetera eccetera. Questa tua facile bollatura da tifoseria da stadio non dimostra certo acutezza di pensiero o buona volontà.

Ma infatti non ho scritto che perori Grillo, ma la *causa* portata avanti da Grillo. Si suppone che se voti M5S e ti sbracci a rispondere in questi articoli è perché ne condividi le tesi, il che vuol dire che le perori anche tu. Voglio ben sperare che il tuo non sia un voto ad personam, ma sui contenuti.

Punto secondo: i detrattori di Grillo sono spesso accecati, tendono a stravolgere il senso delle sue parole, si aggrappano alle virgole, ma non si sognano nemmeno di essere critici con sé stessi e verificare poi quale sia davvero la realtà. "L’ottimismo della catastrofe" potrebbe essere anche inteso in senso positivo: "vedo una catastrofe inevitabile, ma sono sicuro che risorgeremo". 

Io più che altro ci vedo la profezia che si autoavvera, perché la catastrofe Grillo vuole provocarla e senza dire cosa intende fare dopo. Non riesco ad essere ottimista.

Ma un detrattore acritico come te non si sogna nemmeno di ragionare, prende la cosa dal verso che gli pare. E poi non si cura di confrontarsi con la realtà: il Movimento è il più rispettoso delle regole della democrazia, il più sincero e il più onesto, ma il detrattore questo non lo vede perché si volta dall’altra parte.

Non è svilendo me che cambi la realtà. Il tuo bel movimento rispettoso delle regole della democrazia non rispetta neanche il concetto di democrazia rappresentativa e la libertà di mandato dei rappresentanti del popolo. Sai, è vero che i parlamentari sono nostri dipendenti, ma quel nostri non significa "dei loro elettori". Quel nostri significa di "tutti gli italiani". Io non sono accecato dalla brama di stravolgere il senso delle parole di Grillo, ci vedo benissimo e infatti le distorsioni nei suoi discorsi le noto subito.

Anche se io non sono Grillo, su questo punto la penso esattamente come lui. E questo non è disfattismo, è realismo e giustizia. 

No, questi sono i classici due pesi e due misure, applicati da te. Siccome concordi con Grillo, se lui critica è a ragion veduta, se lo fanno gli altri - e mi ricollego al tuo commento iniziale - sono distruttivi a prescindere.

 il primo punto è che la classe politica italiana è corrotta e disonesta. Il secondo punto è che con i corrotti e disonesti non ci si accorda.

Te li confuto subito: non è la classe politica ad essere corrotta. Gli ITALIANI sono corrotti, perché quei parlamentari non sono venuti da marte e il parlamento che ha votato il porcellum era composto da persone scelte dalla popolazione con le preferenze. Coi corrotti e disonesti no ci si accorda? Beh, neanche li si vota, no? Tu chi votavi in passato, topolino? 

Ah ah... guarda che mi piace molto il ragionamento per assurdo, come facevano gli antichi Greci. Ma tu come singolo non sei paragonabile a milioni di persone, e casa tua non è una Regione italiana con un dialetto (anzi in alcuni casi una Lingua) e strutture amministrative e strade scuole ospedali.

Mah, veramente casa mia è meglio di una regione con un dialetto e strutture varie: a casa mia c’è meno eterogeneità. Si mangia lo stesso piatto tutti, tutti hanno la stessa chiave di casa e lo stesso tavolo da pranzo, tanto per dirne una. Condividiamo linguaggio familiare, nomignoli affettuosi che gli altri attorno neanche immaginano, la stessa lavatrice e wc... ti assicuro che siamo molto più omogenei della popolazione di una regione. Sai, magari in veneto c’è qualche non leghista. Che deve fare, nel caso di secessione, emigrare verso le regioni circostanti?

 Se fai le bizze, una coppia di carabineri arriva e ti traduce in galera. Se milioni (o anche solo migliaia) di persone si mettono a fare le bizze, non bastano i carabinieri, ci vuole l’esercito. E a quel punto si chiama "rivoluzione".

No, credo esista anche in questo caso un articolo del codice penale che possa tradurre in termini di condanna la situazione, esattamente come se violassi la legge italiana in casa mia. Cambia solo l’articolo del codice penale in esame.

Anche la Crimea sarebbe parte integrante dell’Ucraina. E le colonie normalmente sono parte integrante del regno (ti dice niente UK? Ti dicono niente le isole Falkland?).

Forse ti sfugge che la Crimea non è regolata dalla costituzione italiana, ha altre leggi. Chissenefrega di quello che fanno dall’altra parte del mondo, da noi non si può. Un referendum per la secessione sarebbe anticostituzionale.


Una secessione è, per definizione, lo staccarsi di una parte di territorio e popolazione da una nazione più ampia che li comprende. Che poi, caso per caso, sia giusto o sbagliato, è un discorso diverso. La tua affermazione che il Veneto appartiene all’Italia è giusta sempre, TRANNE quando si parla di secessione.

Non è una mia affermazione, c’è scritto nella costituzione,caro il mio rispettoso delle regole della democrazia.


Ti posso assicurare che fare impresa in Italia è veramente difficile. 

Ah, lo so. Infatti io non faccio impresa perché non reggerei il mercato e non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di fare impresa evadendo, quindi ci rinuncio a priori. Magari se mi mettessi a fare come quegli imprenditori che giustifichi, essi avrebbero maggiore concorrenza e neanche evadendo le tasse riuscirebbero a reggere. Quegli imprenditori non fanno PIL, lavorano solo per se stessi. In compenso usufruiscono dei pochi servizi pagati con le tasse di chi non evade. Dalle mie parti questo comportamento è assimilabile a quello delle sanguisughe, dalle tue non so.

Secondo te, una volta fatti i confini di tutte le Nazioni del mondo, non si può più toccare niente. Saremmo ancora in epoca coloniale. E invece non è così... esiste una cosa che si chiama "diritto di autodeterminazione dei popoli". Non voglio dire che i Veneti costituiscano un popolo a parte, ma voglio dire che il tuo ragionamento sul "territorio italiano" non è valido sempre, a prescindere.

Le cose si cambiano cambiando le regole dall’interno. Il veneto vuole autodeterminarsi? Si cambia la costituzione e solo DOPO si autodetermina. Se lo fa prima si chiama eversione, che è un reato. Perché il diritto dei veneti in questo momento confliggerebbe con i diritti degli altri italiani, riconosciuti dalla costituzione. Guarda, anche a me piacerebbe staccarmi dall’italia unilateralmente, magari annettendo nel territorio di casa mia il colosseo, pompei e capri, sempre unilateralmente. Ma non posso. Che ci vuoi fare, siamo tutti sulla stessa barca. Anche se c’è chi sgomita per buttare a mare gli altri.


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