• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su L'Europa del Sacripante Grillo e la Repubblica Veneta


Vedi tutti i commenti di questo articolo

29 marzo 2014 09:07

> Ma chi ti contesta il diritto di dire quello che vuoi ...

Tu, dicendo "detto da chi bla bla bla". Anzi, per essere precisi, scrivevi "detto da chi perora la causa dell’ottimismo della catastrofe..."

Punto primo: non sono io a "perorare ... la catastrofe", a "distruggere lo status quo e poi si vede" eccetera. Io non sono Grillo, così come gli elettori di Berlusconi NON sono Berlusconi eccetera eccetera. Questa tua facile bollatura da tifoseria da stadio non dimostra certo acutezza di pensiero o buona volontà.

Punto secondo: i detrattori di Grillo sono spesso accecati, tendono a stravolgere il senso delle sue parole, si aggrappano alle virgole, ma non si sognano nemmeno di essere critici con sé stessi e verificare poi quale sia davvero la realtà. "L’ottimismo della catastrofe" potrebbe essere anche inteso in senso positivo: "vedo una catastrofe inevitabile, ma sono sicuro che risorgeremo". Ma un detrattore acritico come te non si sogna nemmeno di ragionare, prende la cosa dal verso che gli pare. E poi non si cura di confrontarsi con la realtà: il Movimento è il più rispettoso delle regole della democrazia, il più sincero e il più onesto, ma il detrattore questo non lo vede perché si volta dall’altra parte.

> Hai spezzettato opportunamente il mio intervento, eliminando la parte centrale:

Ho tolto ciò che non era necessario. Ma rispondo lo stesso

> quell’ "andiamo in parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno"

E beh? E’ quello che stanno facendo, denunciando le porcate che avvengono lì dentro, le prese in giro che non conosceremmo se non ci fossero i grillini in parlamento. Vuoi un elenco?

> "con quei politici non si può trattare a prescindere", "votateci per mandarli a casa", "occupy parlamento".... e poi si dà dei disfattisti agli altri...

Anche se io non sono Grillo, su questo punto la penso esattamente come lui. E questo non è disfattismo, è realismo e giustizia. Con i disonesti non si tratta, si combatte e basta. Ci sono due punti che io ritengo fermi, qui; sei libero di confutarli: il primo punto è che la classe politica italiana è corrotta e disonesta. Il secondo punto è che con i corrotti e disonesti non ci si accorda.

> Riguardo il Veneto, stavo pensando di proporre un referendum in casa mia ...

Ah ah... guarda che mi piace molto il ragionamento per assurdo, come facevano gli antichi Greci. Ma tu come singolo non sei paragonabile a milioni di persone, e casa tua non è una Regione italiana con un dialetto (anzi in alcuni casi una Lingua) e strutture amministrative e strade scuole ospedali. Se fai le bizze, una coppia di carabineri arriva e ti traduce in galera. Se milioni (o anche solo migliaia) di persone si mettono a fare le bizze, non bastano i carabinieri, ci vuole l’esercito. E a quel punto si chiama "rivoluzione".

> Il suolo del veneto non è solo dei veneti: è italiano. Non è una colonia, fa parte integrante dell’Italia. Se ai veneti non gli sta bene l’Italia possono fare le valigie e trasferirsi altrove, nessuno li trattiene.

Anche la Crimea sarebbe parte integrante dell’Ucraina. E le colonie normalmente sono parte integrante del regno (ti dice niente UK? Ti dicono niente le isole Falkland?).
Una secessione è, per definizione, lo staccarsi di una parte di territorio e popolazione da una nazione più ampia che li comprende. Che poi, caso per caso, sia giusto o sbagliato, è un discorso diverso. La tua affermazione che il Veneto appartiene all’Italia è giusta sempre, TRANNE quando si parla di secessione.

> Potenziali evasori fiscali in meno, non mancheranno a nessuno. Specie se giustificano la necessità di evadere il fisco con l’impossibilità di reggere il mercato: significa che non sono questi grandi imprenditori, evidentemente rispettando la legge fallirebbero.

Ti posso assicurare che fare impresa in Italia è veramente difficile. Sul guadagno lordo, tra una cosa e l’altra lo Stato arriva a prendersi l’80%. E’ la tassazione più alta del mondo. Accusare un imprenditore di non essere capace è troppo semplice, tipicamente è l’affermazione di un dipendente o di un politico. Detto questo, alcuni (come me) stringono i denti, si accontentano di prendere meno soldi dei loro dipendenti e accendono fnanziamenti per pagare le tasse (si arriva pure ad avere l’ANTICIPO di una tassa superiore al 100% del totale sull’anno CHE NON E’ ANCORA ARRIVATO). Si paga l’IVA su fatture emesse ma non ancora pagate (se mai verranno pagate). A volte fai dei lavori, il cliente ti paga, e poi arriva un curatore fallimentare e ti chiede i soldi indietro (e glieli devi dare). Alcuni imprenditori stringono i denti: altri se ne vanno, altri FALLISCONO, e altri ancora SI SUICIDANO. Hai sparato una grossa cazzata.

> ... Costituzione articoli 5, 16, 117 e 120 ...

Secondo te, una volta fatti i confini di tutte le Nazioni del mondo, non si può più toccare niente. Saremmo ancora in epoca coloniale. E invece non è così... esiste una cosa che si chiama "diritto di autodeterminazione dei popoli". Non voglio dire che i Veneti costituiscano un popolo a parte, ma voglio dire che il tuo ragionamento sul "territorio italiano" non è valido sempre, a prescindere.

Ciao,

Gottardo


Vedi la discussione






Palmares