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Riordinare la P.A. ricorrendo a prepensionamenti
e mobilità obbligata. Questo l’obiettivo sul quale il governo intende “legiferare”
entro 1 mese nel quadro di una riduzione delle spese.
Da osservare.
Il sistema
della P.A. non è paragonabile ad un normale stabilimento dove è possibile
rilevare inefficienze-disequilibri da semplici sopralluoghi.
Ancor più
complessa e diversificata è la “ripartizione” di priorità, ruoli e carichi di
lavoro in rapporto alle varie realtà locali.
Il tutto nella doverosa tutela di
specifici connotati professionali, anagrafici e
familiari.
Analisi complicata dalla dichiarata intenzione di creare
spazio per nuove immissioni giovanili.
In due parole.
Non si vedono plausibili
ragioni per un palpabile contenimento dei costi.
Con siffatto piano d’azione di
scontato c’è solo un massivo incremento dei ricorsi in sede giudiziale.
Per “cambiare”
non basta alimentare il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione
…