Purtroppo, chiunque la spunti, la destabilizzazione del Paese è già riuscita. Ed era a questo che puntavano i criminali contro l’Umanità che l’hanno promossa: a distruggere la coesione politica e sociale del Paese. E con la Russia isolata grazie alla crisi ucraina, dunque più soggetta ai ricatti, esclusa dai consessi internazionali, politicamente indebolita, alla Siria verrà a mancare parte della rete di protezione.
E’ difficile per una persona sana di mente e con principi etici condivisibili credere che esista chi pianifica la distruzione di un Paese condannando la sua popolazione ad un futuro di violenza e di insicurezza usando la menzogna sistematica e la doppiezza. Eppure esiste.
Dal 2005 la cricca neocon-sionista che stava dietro a G. W. Bush ha dato avvio al programma di destabilizzazione della Siria. Obama non lo ha fermato, benché il suo manifesto politico riguardo ai rapporti con i Paesi del Medio Oriente fosse di segno diametralmente opposto. Ora la lobby ha ripreso pienamente in mano il timone della politica estera degli Stati Uniti, e questo è il risultato.