“Grazie FDP, grazie veramente”.
Ma
prego, Gottardo, dovere mio !
"Poi elenca una serie di "proposte mancanti", ma fa di tutta un’erba
un fascio..."
Tutte le
proposte che lei elenca (il salario di cittadinanza si chiamava allora assegno
di disoccupazione) facevano parte del programma dei Radicali che, fra l’altro
poco tempo fa hanno proposto una serie di referendum per abrogare la
Bossi-Fini, la Fini-Giovanardi, un’amnistia eccetera. Referendum che il m5s si
è ben guardato dal firmare o anche solo dall’appoggiare. Ora vi lamentate che
le vostre proposte sono state bocciate, ma come vede anche voi siete dei
bocciatori. Quindi chi è minoranza e non sa o vuole fare accordi non porta a
casa niente nemmeno se ha preso 9 milioni di voti. Colpa degli altri?
“Comunque, riguardo alle quattro
cose che anche un bambino potrebbe scrivere, c’è solo il movimento 5 stelle che
le ha scritte, mi dispiace”.
Il problema è che non ha senso scrivere
cose di questa superficialità e spacciarle per la rivoluzione prossima ventura.
Si illude la gente di “cambiare il sistema” facendo solo un gran polverone con un’assoluta inconsistenza
dentro.
“Proporre un referendum è idea ben diversa dal proporre di uscirne, ne converrà”.
Ne convengo, ma sia Grillo, sia
nel blog di Grillo, sia un’economista
simpatizzante del m5s, Loretta Napoleoni, hanno parlato della necessità di
uscire dall’euro. Al contrario un super esperto come Soros (per quanto con un
passato da squalo della finanza alle spalle) parlò di convincere la Germania e
l’area forte a uscire; che ha ben altro senso e spessore. Si cerchi l’intervista,
mi pare su repubblica, e se la legga, è notevole.
Sul referendum insisto che sia
una madornale cazzata (oltre che impossibile a farsi perché non è previsto un referendum abrogativo su questi temi) chiunque lo sostenga, non
solo perché l’ha detto Grillo. Perché è una imperdonabile leggerezza far votare
su un argomento così importante la gente comune che non ha alcuna preparazione
in temi economici. Sarebbe populismo al cubo e pericolosissimo.
“Non ci siamo capiti, allora
(diciamo così). Parlavamo del fatto che il blog di Beppe Grillo è pubblico... che
Grillo abbia sostanzialmente incitato agli insulti le ho già detto che è vero
ma lei, non capendo o cercando di infierire, mischia di nuovo i discorsi e si
prende per il culo da solo!”
Continuo a non capire la
differenza che lei fa tra l’esistenza di uno spazio aperto, usato malissimo e tecnicamente
non censurabile, e un post che incita alle ingiurie su quello stesso spazio
aperto. Non mi sembra di mescolare niente. C’è uno strumento e quello strumento
viene usato anche in quel modo. A comando e con precise finalità. Lo fa Grillo
che, se è consapevole di non poter arginare i commenti, ne ha responsabilità
ancora maggiori. Tutto qui.
Cordiali saluti a lei.