Eccoci di nuovo, Paolo (credo che lei sia lo stesso a cui ho dato una risposta poco fa su un altro articolo).
Ritengo comprensibile che "giudici, anche di alto rango" tacciano. Fanno il loro lavoro nelle sedi competenti, punto e basta. Sarebbe veramente da pollaio, che un giudice si lasciasse coinvolgere nelle chiacchiere di un giudicando. E’ proprio il distacco della magistratura che la rende rispettabile (per chi crede che lo sia).
Ma che paese sarebbe, se non si potesse neanche parlare? Ma stiamo scherzando? Già trovo esagerati i due reati di vilipendio al presidente e vilipendio alla bandiera (sì, proprio in Italia dove gli italiani stessi sono i primi a non apprezzarsi!), ma figuriamoci se non si può neanche criticare - e a questo punto una critica vale un’altra (ma non confondiamo le critiche con le offese).
Intendiamoci: non sono d’accordo con Berlusconi, i suoi sono vaneggiamenti falsi e anche demagogici, convinto di acquisire consenso facendo così (e qualche stupido ci crede anche). Ma non mi si dica che dovrebbe essere perseguitato per questo. L’esempio che lei cita dell’America non è un bell’esempio; sappiamo che le forze dell’ordine là siano spesso incivili e, da quanto lei riporta, anche la magistratura non scherza. La sua è una visione un po’ fascista, direi.
Cordiali saluti,
Gottardo