• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su Perché, in fondo, la legge elettorale di Renzi non è poi così male


Vedi tutti i commenti di questo articolo

28 gennaio 2014 10:57

Di questa legge non mi piace nulla - da come è stata concepita al suo contenuto.

E mi fa male vedere che qualcuno ha ancora il coraggio di trovarci qualche cosa di positivo ma, peggio ancora, mi fa male vedere qualcuno tirare fuori motivazioni pilotate da altri.

Prima di tutto la governabilità, chimera irraggiungibile se non cambia la classe politica. Un partito, pur avendo il 53%, può benissimo essere ingovernabile (esempio: PD); ancora peggio una coalizione: nessuna legge elettorale può garantire governabilità, ma lo può fare una schiera di persone non ideologiste, preparate e ONESTE, poco importa se distribuite in 10 partiti. Tutti i discorsi dei politici sulla governabilità vogliono una cosa sola: far credere agli stupidi che le larghe intese sono necessarie, o far credere che una legge elettorale deve avere il più ampio consenso possibile, e perciò va formulata in modo da favorire l’attuale maggioranza a discapito dell’opposizione.

Sulla coerenza di Renzi sorvolo, che barzelletta.

Sul fatto che molti nel partito democratico si siano dimenticati che Renzi ha vinto le primarie. Bene, perché non cambiare le regole e abolire tutte le forme di dialogo interne al partito? Avremmo un PD che fa le primarie, e poi chi vince fa tutto quello gli pare. GOVERNABILITA’, finalmente! Allora lei dovrebbe plaudire a partiti com’era il PDL (ma guarda caso si è spaccato!).

Renzi ha fatto in un mese quello che il PD non ha fatto in tre anni. Anche io posso guadagnare in un giorno quello che non guadagno in un anno. Basta fare una rapina. Renzi si è fatto eleggere alle primarie dicendo "Berlusconi game over; i cittadini si devono scegliere i loro parlamentari" e poi è andato ad accordarsi con lui CONTRO la volontà del suo partito (pazienza) e CONTRO la volontà dei suoi elettori, per una legge dove il cittadino NON si sceglie i parlamentari. E’ un imbroglione. Lei questa cosa invece la chiama COERENZA. Io la chiamarei "coerenzie".

La sua ultima annotazione riguarda la presunta somiglianza tra la prima proposta di legge dei grillini e questo italicum dei miei stivali, citando un articolo di giornale a supporto. Già nello stesso articolo c’è scritto che la legge dei grillini prevedeva le preferenze (scusi se è poco), ma tutto il resto viene riassunto con un generico "modello spagnolo". La prossima volta metta un richiamo al testo della legge, non a un articolo di un Giornale che non si può neppure ritenere autoritario (lo leggo tutti i giorni: scrive parecchie baggianate).

Infine, noti come dovrebbe essere fatta una legge qualsiasi, ma ancora di più la legge elettorale: dibattendo con i cittadini, spiegando i pro e i contro di ogni singola scelta, per confezionare un testo da discutere e approvare in parlamento. Vada a leggersi gli articoli di Giannuli che spiegano - SENZA FAZIOSITA’ - i vantaggi di proporzionale e maggioritario, le dimensioni dei collegi eccetera. Poi confronti questa procedura democratica con quello che stanno facendo gli altri partiti: studiare un testo che avvantaggi il più possibile la propria formazione. A quel punto avrà capito che è sbagliato criticare i grillini; ci siamo tenuti questo procellum per sei anni, e ora arriva Renzi che vuole fare tutto in un mese. La gatta frettolosa fece i gattini ciechi... e Renzi non sbaglia solo sulla fretta, ma su diverse altre cose.

Ultima cosa. Forse io non ho capito bene; lei dice che il premio di maggioranza viene dato solo a chi supera il 35% al primo turno. Se nessuno vi arriva ci sarà un ballottaggio, e chi esce dal ballottaggio avrà certamente una maggioranza almeno del 35%, visto che ci sarebbero solo due giocatori in campo. A questo punto: il premio viene aggiudicato? Se sì, verrebbero considerate le percentuali di prima del ballottaggio o di dopo (che mi pare stupido)?

Cordiali saluti,

Gottardo


Vedi la discussione






Palmares