• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su La democrazia diretta del M5S


Vedi tutti i commenti di questo articolo

17 gennaio 2014 14:35

Caro Tersite,

> Nella DR è facile. A parte la responsabilità iniziale del Popolo Sovrano

> la RESPONSABILITA’ scelte di Governo ricadono proprio ai Delegati

> Nella DD, invece, la RESPONSABILITA’ di cui sopra ricade sempre al POPOLO.

Quand’anche sappiamo che la colpa è dei delegati (è proprio il caso italiano), che cosa cambia? Da vent’anni si alternano destra e sinistra (e anche tecnici), sappiamo chi sono e che cosa hanno fatto, che cosa fanno e che cosa faranno. Non è una grande consolazione. Ma alla fine quella gente esprime quello che siamo noi, solo che non sono "noi". La contrapposizione tra popolo e politica è anzi sbagliata e pericolosa. Mi sembra di sentire mio padre, che purtroppo non ha una grande preparazione politica e sociale. Si infervora e dice che a Roma sono tutti ladroni. Certo che per lui è così, è una facile scusa dare la colpa agli altri (anche se alla fine è sempre colpa nostra). Una democrazia può funzionare solo se ogni persona si sente parte del tutto, e il suo ragionamento va proprio in senso opposto.

> Questa IRRESPONSABILITA’ del POPOLO determina un COSTANTE Governo di "incapaci"

Al contrario, l’esercizio della responsabilità fa crescere e maturare, secondo me. Il popolo irresponsabile è quello che vota per il leader e poi si disinteressa. Proprio come mio padre.
La prego, non parli di irresponsabilità - parli magari di incompetenza. Ho fatto una votazione on-line su un argomento specifico (il reato di immigrazione) perché mi ritenevo in grado di decidere. Se mi chiedessero di votare su un argomento che non conosco, semplicemente non voterei. Le ricordo che in Italia sono stati fatti tanti referendum, e solo in UN caso il responso del referendum mi è parso assurdo. Io credo che il popolo non sia poi tanto stupido: magari è incapace di prendere determinate iniziative ma, quando interpellato, sa rispondere.

C’è poi una differenza ancora tra DR e DD, che traspariva poco poco dai miei precedenti messaggi. Ora lo dico chiaro e tondo: la DR crea una classe dirigente, gruppi di persone che assurgono a classe separata dal resto. Vale per i politici, per i sindacati, per qualsiasi struttura delegata. La struttura comincia a vivere di vita propria, appena dopo che è creata. Il classico partito inizia con determinate idee, e finisce sempre per cercare voti onde "continuare ad esistere e possibilmente ingrandirsi". E’ l’istinto di conservazione tipico di qualsiasi entità cosciente. Questo istinto alla conservazione inquina il vero scopo iniziale dell’entità. I discorsi dei partiti dopo le votazioni ("abbiamo vinto" "abbiamo resistito" "buon risultato") sono tutti autoreferenti: i leader dei partiti, senza neppure rendersene conto, parlano degli interessi della loro struttura invece di quelli del Paese. Non ho mai sentito un politico dire "ha ragione il mio avversario, io mi sbagliavo". MAI! Perché a quel punto non si combatte più per le idee, ma per le strutture. Ad oltranza. "Noi" e "loro". Il resto non conta più.

> provengo da un passato politico altalenante fra CDX e CSX..arrabbiato e deluso
Come tutti, direi. Qualcuno meno arrabbiato, forse. Il fatto è che destra e sinistra hanno fatto il loro tempo, e infatti il nome dei partiti lo rispecchia (ma non troppo, se no non si giustificherebbero due coalizioni!). Quindi CSX e CDX diversi, ma accomunati dall’appartenere alla stessa struttura, la "classe dirigente". Tant’è vero che PD e PDL erano insieme al governo; e che Renzi incontra Berlusconi per contrattare, e nessuno si sogna di chiedere, in modo trasparente, che cosa vuole il popolo. A parte il m5s.

> PS, sono stato iscritto al Meetup di Verona per ben 2 anni... ma ho trovato nel Meetup,

> almeno in quello veronese e dintorni, una chiusura al dialogo,

Certo, ci credo. Anche il moVimento è una struttura che ha vita propria e che tende a chiudersi verso ciò che è estraneo. Ma i presupposti di partenza sono molto diversi, è innegabile. E poi, la discussione non era partita da una prova di "democrazia diretta"? Come si fa a parlare di "struttura chiusa" proprio il giorno dopo che questa struttura ha accolto e messo in pratica ciò che la gente comune ha scelto? Io direi che struttura chiusa si può dire del PD in occasione della scelta del presidente della repubblica. Lo sapevano tutti che "la base" voleva Rodotà. Ma "la base" non fa più parte della struttura, spiacenti. Va bene per prendere i voti e basta. Struttura chiusa è quando Napolitano si rompe le balle di Berlusconi, e tira fuori un Mario Monti, così, senza chiedere niente a nessuno.

Anche io sono sul lavoro, avrei altro da aggiungere ma mi fermo qui.

Cordiali saluti,

Gottardo


Vedi la discussione






Palmares