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Commento di

su La politica non è un paese per comici


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14 gennaio 2014 13:37

Gentile signora Antonella,

capiamoci. Io non so nulla dei suoi ripetuti attacchi ai 5 stelle, e comunque il problema non sarebbe quello, perché c’è posto anche per quelle cose. Ho solo letto un articolo che mostrava insieme 3 difetti (3 cose che per me sono difetti), e non ho resistito all’impulso di dirlo, con tutto il rispetto che una persona deve avere verso un’altra che neppure conosce. Riconosco, e l’ho scritto, che sono stato perfino un po’ rude. Ma lei non sembra arrabbiata per questo, meno male.

Non credo che il paese sia confuso più del solito ma, se anche lo fosse, non vedo i lati positivi di un articolo confuso, in questo rispetto. A meno che non si tratti di arte... e naturalmente in ogni articolo un po’ di arte c’è.

Per quanto riguarda Eco e Vendola, li ho citati ma non ha nessuna importanza, era un espediente per scrivere meno. Concorderà spero sul lato simpatico del paragonare il suo linguaggio a quello di Vendola, e niente di più!

Non ho capito, di nuovo, alcuni passaggi della sua replica: "A volte si è in malafede", "Ho votato il M5S", "muova i suoi appunti a Eco" e "distinguere gli ipocriti dalle persone sincere".

Non capisco se lei si è considerata in malafede votando il M5S, o se intende che sia io in malafede nella nostra discussione. E non capisco l’accenno a ipocrisia e persone sincere; non mi sembra di averla accusata di ipocrisia o insincerità, e io naturalmente (magari sbagliando) non mi considero ipocrita o insincero. Per quanto riguarda Eco, non so poi perché dovrei criticarlo, ma qui c’entra la mia ignoranza su di lui: ho semplicemente letto e apprezzato alcuni suoi libri, e la mia conoscenza si ferma qui; tra l’altro personalmente non mi sembra neanche molto simpatico. Se lei ha voglia, mi dica perché dovrei criticarlo, sono anche curioso!

Vorrei aggiungere un’ultima nota sui detrattori del m5s. Tali detrattori non m’infastidiscono in quanto tali, ma nel modo e nel merito con cui lo fanno. Rilevo che si attaccano ad argomenti deboli, che tacciono volutamente certi aspetti positivi, mi pare che cerchino d’instillare nella gente idee non politicamente corrette. Faccio un esempio: quando Grillo definisce Berlusconi come un pregiudicato, i detrattori saltano su dicendo "Senti chi parla! Anche Grillo è un pregiudicato e quindi non si deve permettere". La faziosità è evidente e m’infastidisce per due aspetti. Il primo è che c’è una bella differenza tra architettare una frode fiscale, e protrarla nel tempo, contro l’essere condannati per omicidio colposo in un incidente d’auto. La seconda, più sottile, è che non è corretto punire qualcuno perché parla di un suo proprio difetto. Se anche Grillo fosse o fosse stato un frodatore fiscale, non può egli dire delle semplici verità come "chi ha frodato il fisco non deve presentarsi in parlamento"? Quanti ex alcolisti combattono ora l’alcolismo! Fanno una cosa lodevole, e sarebbe sbagliato criticarli perché loro stessi erano alcolisti. E’ successo che io, leggendo il suo articolo, abbia avuto l’impressione di una qualche faziosità. Forse era un’impressione sbagliata... sono ancora confuso.

Grazie per la sua risposta, e cordiali saluti, Gottardo


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