Caro Inka, ci vuole un serio senso critico ed una capacità di comprensione immune da pregiudizi per rendersi conto che appoggiare la tutela dei detenuti e l’impellenza della deflazione della popolazione carceria non ha niente a che vedere col berlusconismo. Il dramma tutto italiano è stato negli ultimi anni, "il punto b" di Rita Bernardini, ossia l’ottusità che ha contraddistinto una certa sinistra, meglio, una sedicente sinistra, che pur di andare contro alle posizioni berlusconiane, ha rinunciato supinamente a qualsivoglia battaglia di diritto, alla separazione delle funzioni dei giudici, alla depenalizzazione di ipotesi bagatellari, alla restituzione della custodia cautelare al suo alveo naturale di estrema ratio. In carcere si muore di disperazione, di oblio, di abbandono, dell’impossibilità di vivere da uomini cui è riconosciuta una soglia minima di dignità. La riforma fa ancora troppo poco e non crea alcun automatismo. Per i reati ex art. 4 bis O.P. la buona condotta non basta affatto alla concessione del beneficio della liberazione anticipata. Hai fatto bene a rimandare alla lettura del testo. Chi vuole in coscienza sapere di cosa sta parlando, lo legga.