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Commento di

su La politica non è un paese per comici


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13 gennaio 2014 19:51

Gentile signora Antonella,

mi sembra di sentire un Vendola in gonnella, almeno per quanto riguarda il linguaggio astruso. E dire che leggo parecchio, anche - per dire -, Umberto Eco e altri autori che sicuramente sanno scrivere. Insomma, la mia impressione è che il suo linguaggio fiorito sia più la trasposizione di una confusione mentale che una volontà espressiva. O forse una difficoltà di esposizione.

Ma andiamo oltre; non capisco bene quali siano le sue conclusioni, ma colgo diversi concetti che, per come sono esposti, mi sembrano infondati. Per esempio, "La politica non è paese per comici". Si fa leva sul fatto che Grillo è un ex comico (e magari lo è ancora). Bene: è meglio essere avvocati, o igienisti dentali? Medici? Non capisco. O forse il personaggio giusto per fare il politico è colui che non sa fare nient’altro? Io direi che il personaggio giusto è colui che dice le cose giuste, secondo il gusto di ognuno; questo è il principio di democrazia. Se poi oltre a dire le cose giuste, fa anche ciò che è in suo potere per mantenerle, meglio ancora (anzi, per me è l’unica cosa che conta: spiegare la propria battaglia e portarla avanti).

Secondo punto: la rete tossica, la macchina potentissima, la manipolazione delle coscienze... qui siamo proprio alle visioni! Le suggerisco un paragone che magari l’aiuta a riportare la sua terrificante visione su un piano più tranquillo: immagini la rete come una piazza. Tanti parlano e tanti ascoltano, senza bisogno di passare attraverso qualche meccanismo come redazioni, montaggi video, censure eccetera. Vi si trova del vero e del falso, ma io credo che la televisione e i giornali siano molto più manipolatori della rete, semplicemente perché pubblicazioni e trasmissioni sono fatte da persone pagate, le quali possono essere tentate da un guadagno maggiore in contropartita di qualche passeggiata fuori dall’etica.

Gli ultimi due punti, infine. Che il Movimento 5 stelle abbia punti deboli, si può anche discutere (anzi sarebbe meglio, invece di lasciarli all’immaginazione di chi legge). Io non ne vedo molti, semmai vedo la stupidità del popolo (in senso largo) o almeno di una sua parte. Sono d’accordo sulla metafora del mostro dalle mille braccia e mille teste. E allora? Che fare? Continuiamo a criticare il Movimento, l’unica forza politica che fa quello che predica? Va bene (per niente), ma almeno siano critiche fondate e magari pure costruttive, senza blaterare di "politica paese dei comici". Se lei è una divulgatrice, divulghi notizie vere - non sbaglierà mai. Se lei è un’opinionista, scriva opinioni circostanziate e comprensibili. Ma ricordo a lei che la politica non è paese per confusi, per perditempo, per discorsi fumosi, per discorsi inconcludenti; tutto ciò che viene stampato, pubblicato, trasmesso ha delle conseguenze, magari anche piccole, ma un esercito di 60 milioni di di formiche può abbattere un mostro di mille teste. Se le forniche s’impegnano.

Cordiali saluti,
Gottardo


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