"L’articolista" non si dissocia da quello che ha scritto, l’articolista fa una valutazione oggettiva e non è intimorito dal commento incalzante, pur rispettandolo. Non confondiamo l’onestà intellettuale con inversioni di tendenza. Lei può dirsi, nonostante la sua onestà o buona fede, scevro da responsabilità storiche rispetto a ciò che viviamo? Se si mi compiaccio ma io no purtroppo. Mi inchioderebbe già il fatto che recentemente ho dato un voto a chi poi ha realizzato un aborto di governo, e non mi consola il fatto che ora governi una persona che nessun elettore ha veramente voluto lì, mi indigno ma non questo non significa che non ne sia responsabili. Forse valutiamo su piani diversi e per questo si crea un’incomprensione di fondo... io non scrivo notizie, ma faccio della satira usando le notizie - con i miei poveri mezzi -, ma intellettualmente valuto sul piano storico ciò che accade e non posso certo affermare che il silenzio di tutti noi, il laissez-faire di questo ventennio non mi appartenga a tal punto da ritenermi immune da critiche come cittadino di questo paese. Pensi, per quando non abbia vissuto il fascismo né lo sono mai stato non posso non negare di avere, in quanto italiano, responsabilità quantomeno storiche sul realizzarsi dei totalitarismi in questo continente. Quindi non faccio inversioni, cerco di valutare il più possibile tutto ciò che mi coinvolge.