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Commento di

su L'ombra di Berlusconi sul dramma carcerario italiano


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10 ottobre 2013 11:32

Il problema è che non si capisce che il conflitto di interessi, se uno ha l’IQ superiore a quello di una formica e il potere di fare e disfare a proprio piacimento, non si applica solo sul passato, ma anche sul futuro. Farsi le leggi ad personam non solo per risolvere le proprie pendenze, quelle palesi, ma soprattutto per evitare bufere future. 


Il conflitto di interessi non significa solo che il condono viene introdotto per la sentenza appena passata in giudicato (tra l’altro già condonata, quindi non sarebbe applicabile), ma per le prossime.

Ci sono altri procedimenti in corso, ve lo siete dimenticati? Gli sconti di pena non applicabili alla sentenza sull’evasione fiscale, possono venir utili per altre cose.

Ma secondo voi Mr.B è preoccupato per l’anno di messa in prova ai servizi sociali che sta per attuare, o per i prossimi processi, per i quali rischia di non godere neanche dell’immunità parlamentare, del legittimo impedimento... e che in caso di condanna, che si cumula alle precedenti, possono far perdere benefici di legge che vigono solo per chi non è recidivo?

Il problema delle carceri in italia non si risolve con procedimenti una tantum e non si risolve depenalizzando i reati. Si risolve eliminando la corruzione e l’evasione fiscale, tanto per dirne una. Si sente spesso dire che basta costruire più strutture, o convertire edifici in patrie galere, ma poi serve il personale che ci lavora, e quel personale deve avere uno stipedio. Quella roba chiamata volgarmente spesa pubblica e che è diventata una bestemmia per il popolino, quella roba che si deve ridurre a tutti i costi, perché è la rovina dell’italia.

Bisogna che i soldi che girano in italia vengano usati in modo efficiente, e questo non dipende solo dalla casta, perché gli sprechi avvengono anche a basso livello. Si hanno quando il vigile invece di controllare il traffico sta lì a chiacchierare con il collega (e così servono più vigili per gestire la circolazione, a spese dello stato). Si hanno quando l’impiegato comunale timbra il cartellino e se ne a fare shopping... Si hanno quando non si pagano le tasse dovute. Si hanno quando gli appalti vengono gestiti con le bustarelle...

Tutto questo spreca denaro e poi si crea la situazione per cui lo Stato non ha soldi da usare per gestire i propri servizi.

E soprattutto serve una politica seria di reinserimento nella società dei detenuti: in carcere non si deve essere contenuti, ma recuperati. Se si esce dalla galera in condizioni peggiori di quando ci si è entrati, è normale che dopo pochi mesi ci rientri. Se nessuno ti assume, come ti procuri da vivere? 

Ma tutto questo costa. 

L’italia è un paese basato sull’impunità, a pioggia. Sul diritto di non pagare le tasse e sul diritto a non pagare la pena prevista per gli illeciti commessi. 

Per chi pensa che i reati minori siano quelli che più infastidiscono il popolino, c’è da ricordare che quando si evadono milioni di euro dal fisco, si crea una situazione per cui lo stato non può offrire i servizi che dovrebbe gestire in modo civile.

Il borseggiatore ruba al singolo, l’evasore fiscale, il corruttore... rubano a tutti. Chi fa più danni al popolino?

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