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Commento di Persio Flacco

su La svolta di Teheran: una nuova era tra Israele e Iran?


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Persio Flacco 19 settembre 2013 21:54

Non la faccio lunga perché so che il suo tempo è prezioso. Noto però che riguardo a Heidegger il suo giudizio è ben più drastico di quello della Arendt, che pure lo conosceva indubbiamente meglio di lei, e sotto una molteplicità di aspetti.

Voglio solo accennare a due questioni, la prima è che in alcuni intellettuali alla potenza del pensiero non corrisponde la potenza e la fermezza dell’animo. E questi possono cadere vittima del fascino dell’uomo forte che crea la realtà, che la semplifica, che la afferma con l’energia elementare di un fenomeno della Natura.
La seconda è che una persona non è una entità statica che rimane indentica a se stessa per tutto il corso della sua esistenza, è invece una realtà che almeno in parte è in continuo divenire. Ridurre una persona ad una fase della sua vita a mio parere è sbagliato, specialmente se questo è il modo per enunciare un giudizio definitivo su di essa. Rifiuto il concetto di peccato mortale, quello che condanna definitivamente e senza rimedio.


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