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Commento di Persio Flacco

su Credenti e non credenti: dove porta il dialogo Scalfari-Bergoglio


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Persio Flacco 19 settembre 2013 10:06

- @58 . L’origine intima della fede è dettata dalla necessità di esorcizzare la morte . Su questa necessità atavica si è costruita l’architettura mediata tra il trascendente ed il reale che si chiama religione . -

Si, ma ha anche una funzione positiva: da un senso alla vita, protegge dalla paura del male dandogli un nome, allevia la sofferenza. Personalmente mi astengo dal giudicare chi crede.

- Se io sono il tramite di Dio , io stesso divento Dio e tu devi seguire le mie leggi , ovvero il trascendente trasformato in potere temporale per il controllo dell’uomo . -

Su questo invece non mi astengo di certo dal dare un giudizio: sono state inflitte più umiliazioni, sofferenza e morte in nome di un dio misericordioso di quanta ne siano state inflitte in nome di dei sanguinari.

- E’ la forma coercitiva più potente che si conosca e dalla quale i popoli possono affrancarsi soltanto con la cultura ed il pensiero scientifico .
Vorrei anche precisare che non è uno scontro tra spiritualismo e materialismo , anche lo scienziato ha una fede : il dubbio . -

Si, è vero. Nessuno ha le risposte ultime, dunque io credo non vi sia necessariamente una contrapposizione tra scienza e spiritualità. 

- E qui caro Persio non mi trovi affatto d’accordo perchè il dogma ingabbia il pensiero ,il dubbio non può farlo perchè altrimenti diventerebbe certezza ,ovvero l’antinomia di se stesso. -

Non avevo detto questo. Tuttavia anche il dubbio può farsi dogma se presuppone che vi sia sempre una possibile risposta.


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