Mi spiace aver letto con ritardo questo articolo e pur tuttavia desidero lasciare un commento.
Ci sono popoli in Europa (inglesi e francesi) che avendo costruito nel passato degli imperi giganteschi, che gli hanno consentito di giocare un ruolo mondiale, non si rassegnano alla perdita di questo ruolo e continuano a ritenersi il sale della terra, per cui non accetteranno mai di sentirsi sminuiti in una "federazione sovrannazionale".
Ci sono altri, i tedeschi, che avendo rovinosamente tentato per due volte di diventare i padroni dell’Europa e oggi si sentono vicini al traguardo per "via pacifica" mal sopportano l’idea federale, pur essendo - paradossalmente - quelli più vicini a tale forma di stato.
Ci sono altri (gli italiani) pieni di disistima verso se stessi (e a ragione) che hanno sperato di risolvere il problema della loro élites politica (ladrona, cialtrona e delinquente) con un "governo di Bruxelles" e oggi sono di fronte alle loro pochezze.
Con queste premesse è difficile essere ottimisti sul futuro dell’EUROPA
E tuttavia, arriverà presto il momento nel quale francesi e inglesi prenderanno traumaticamente atto della loro pochezza e i tedeschi vedranno da vicino il loro destino : succubi dei loro nemici storici i russi.
Lo scenario internazionale è ormai abbastanza chiaro, paesi di un miliardo di abitanti o 250 milioni, 400 milioni, 350 milioni giocheranno la partita planetaria e i paesucoli di 60 milioni potranno avere al massimo il ruolo che ha oggi l’Olanda (nel migliore dei casi) o il Portogallo nel caso italiano e spagnolo.