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Commento di

su Egitto: una rivoluzione usa e getta?


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5 settembre 2013 17:12

chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto la mail fuopri combattimento per diversoi giorni.
1. Che io sia di sinistra radicale e marxista -per quanto critico- lo dichiaro e, pertanto, ritengo che la categoria della lotta di classe sia ancora attuale, anche se in forme e modi assai più sifisticati del passato. Ovviamente può darsi che questa impostazione sia sbagliata e sono disponibilissimo a discuterne, però non mi pare di farlo surrettiziamente ma apertamente e dichiaratamernte
2.Tuttavia (e mi scuso se nella fretta posso aver dato una impressione diversa) non applico meccanicamente la causale della lotta di classe a quanto sta accadendo, e non penso che tutto si riduca ad una lotta "dei poveri contro i ricchi" ma penso che si tratti di un fenomeno molto più complesso nel quale lo scontro coincolga classi, stati, culture in un intreccio che non ha precedenti storici e nelquale non si può ridurre tutto allo scopntro di classe. Non ho mai pensato -ed oggi lo penso ancor meno- che gli stati siano meri esecutori di logiche di classe ma credo che ne abbiano di proprie
3.i vari episodi di conflittualità da Ows alla primavera araba alla Grecia ecc, sono stati spinti dalla crisi ma hanno ciascuno radici più lunghe e c’era già una latenza di anni e talvolta di qualche decennio. Poi si sono un po azionati fra loro come le palle di biliardo sul tavolo verde. Non è detto che si somigliono, ma si urtano provocando ulteriore instabilità.
Chiedo scusa se l’ho fatta così lunga, e mi taccio ma prometto di tornarci con un articolo un po’ opiù ragionato sul mio sito (che forse sarà ripreso qui)
Io cerco di rispondere a tutti, ma il tempo è un tiranno molto dispotico. Me ne scuso
Ag


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