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Commento di Fabio Della Pergola

su La "piaga" del sionismo nell'interpretazione del M5S


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 3 agosto 2013 20:57

Il riferimento di GeriSteve a problemi terminologici è sostanzialmente condivisibile ed è uno dei motivi per cui ho scritto l’articolo. Il sionismo nasce ed è unicamente l’ideale nazionalista ebraico che, come nel caso di ideologie similari di altri popoli, ha avuto sostenitori di destra e di sinistra, fanatici nazionalisti e patrioti socialisti (che è cosa ben diversa dal nazional-socialismo !!!), esaltati ed equilibrati, ottusi e intelligenti, aperti e chiusi, dialoganti e arroganti eccetera eccetera.

Poi è stato volutamente e ideologicamente assimilato al colonialismo europeo scordandosi che i colonialisti europei depredavano le colonie delle loro risorse per arricchire la madre patria. Madre patria che non solo gli ebrei non avevano, ma, in casomai avevano ex madri patrie diventate sterminatrici.

Non solo. Il sionismo è stato addirittura equiparato ad una forma di razzismo con una decisione dell’Assemblea Generale dell’ONU poi revocata.

Intorno a questo termine giocano quindi interpretazioni ideologiche fortemente caratterizzate; siamo in attesa che il M5S decida quale vuole adottare. Ma quella storica è indiscutibilmente quella dell’indipendentismo e del risorgimento nazionale ebraico.

I problemi delle colonie nei territori "contesi" o "occupati", cioè in Cisgiordania, sono sorti invece solo dopo la guerra dei Sei Giorni che peraltro non fu Israele a provocare anche se l’attacco israeliano fu preventivo. Il colonialismo in territorio non riconosciuto come israeliano è ampiamente sostenuto da minoranze ultranazionaliste e ultrareligiose che pensano in termini di Grande Israele il territorio nazionale; quindi dal mare alle rive del Giordano. Ma la stessa cosa è pensata, in termini ovviamente rovesciati, da alcune frange irriducibili della politica palestinese.

Infine concordo con GeriSteve che il termine “israelita” indichi gli ebrei, così come il termine “giudeo” che però ha assunto un contenuto dispregiativo. "Israeliano" invece non indica gli ebrei di Israele, ma tutti i cittadini dello Stato di Israele che possono essere, se proprio si deve evidenziare il gruppo etnico-linguistico di provenienza, ebreo-israeliani o arabo-israeliani o israeliani non ebrei e non arabi (generalmente i familiari non ebrei di cittadini ebrei).


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