Il riferimento di GeriSteve a problemi terminologici è
sostanzialmente condivisibile ed è uno dei motivi per cui ho scritto
l’articolo. Il sionismo nasce ed è unicamente l’ideale nazionalista ebraico
che, come nel caso di ideologie similari di altri popoli, ha avuto sostenitori
di destra e di sinistra, fanatici nazionalisti e patrioti socialisti (che è cosa
ben diversa dal nazional-socialismo !!!), esaltati ed equilibrati, ottusi e
intelligenti, aperti e chiusi, dialoganti e arroganti eccetera eccetera.
Poi è stato volutamente e ideologicamente assimilato al colonialismo europeo scordandosi
che i colonialisti europei depredavano le colonie delle loro risorse per
arricchire la madre patria. Madre patria che non solo gli ebrei non avevano,
ma, in casomai avevano ex madri patrie diventate sterminatrici.
Non solo. Il sionismo è stato addirittura equiparato ad una
forma di razzismo con una decisione dell’Assemblea Generale dell’ONU poi
revocata.
Intorno a questo termine giocano quindi interpretazioni ideologiche
fortemente caratterizzate; siamo in attesa che il M5S decida quale vuole
adottare. Ma quella storica è indiscutibilmente quella dell’indipendentismo e
del risorgimento nazionale ebraico.
I problemi delle colonie nei territori "contesi" o "occupati", cioè in Cisgiordania, sono sorti invece solo dopo la guerra dei Sei Giorni che peraltro non fu Israele a provocare anche se l’attacco israeliano fu preventivo. Il colonialismo in territorio non riconosciuto come israeliano è ampiamente sostenuto da minoranze ultranazionaliste e ultrareligiose che pensano in termini di Grande Israele il territorio nazionale; quindi dal mare alle rive del Giordano. Ma la stessa cosa è pensata, in termini ovviamente rovesciati, da alcune frange irriducibili della politica palestinese.
Infine concordo con GeriSteve che il termine “israelita” indichi gli ebrei, così
come il termine “giudeo” che però ha assunto un contenuto dispregiativo.
"Israeliano" invece non indica gli ebrei di Israele, ma tutti i cittadini dello
Stato di Israele che possono essere, se proprio si deve evidenziare il gruppo
etnico-linguistico di provenienza, ebreo-israeliani o arabo-israeliani o israeliani non ebrei e non arabi (generalmente i familiari non ebrei di cittadini ebrei).