Caro amico,
la domanda del titolo era retorica, ovviamente, e tu hai ovviamente ragione a
fare l’elenco che fai. A cui si potrebbero aggiungere tanti altri episodi,
piccoli e grandi, chiari o scuri di arroganza di un potere notoriamente
asservito ad interessi particolari. Ed è sacrosanto scandalizzarsi ogni volta.
C’è tuttavia uno specifico in questo caso. Non ho notizie dirette, mi limito a leggere le notizie di stampa, ma mi pare che ci sia una totale gratuità della violenza usata, dietro la quale non sembrano esserci interessi economici o geostrategici che diano un
minimo di spiegazione, anche risibile, alle violazioni di legge; si sa che nei
rapporti fra stati c’è sempre stata una zona d’ombra più o meno ampia e sarebbe
da ingenui credere che se ne possa fare a meno; zona d’ombra più o meno giustificata, spesso ma non sempre, da accordi internazionali, impegni "inderogabili" presi eccetera.
Ma qui pare esserci solo un "favore" fatto all’amico degli amici, nel
più puro stile mafioso. E per fare questo "favore" si impacchetta di
gran carriera una donna con la sua bambina di sei anni, violando, sembra, tutte
le norme, nazionali ed europee, sul diritto d’asilo, sulla protezione dei
minori, sul legittimo movimento delle persone e non so che altro pur di consegnarle, impacchettate, all’aereo privato del console kazako in attesa.
A me pare che sia un comportamento mafioso fatto proprio da certi settori delle istituzioni
dello Stato, non per proteggere alleati o se stesse, che sarebbe già grave ma in
qualche modo comprensibile, ma fatto "per niente", in totale fatuità,
superficialità, strafottenza. All’amico degli amici non si può dire di no. A me
pare che sia il punto più basso toccato da tempi immemorabili; qualcosa che va
oltre altri casi, per quanto scandalosi siano stati. Per questo i responsabili di quei settori coinvolti devono lasciare il posto, devono dare le dimissioni, a prescindere dal coinvolgimento personale che sarà chiarito dalla magistratura.
FDP