Grazie: è un ottimo e interessantissimo articolo, ma c’è
qualcosa che non va: nel titolo e nel paragrafo Sorvegliare la
massa per manipolare le masse si cita la
manipolazione, di cui poi però non si vede traccia: nel testo si parla
solo di controllo e sorveglianza, ma non di manipolazione.
Io sono convinto che esista anche la manipolazione e lo studio di come
manipolare, e sospetto che, ad esempio, certe catene di sant’antonio via e-mail
siano esperimenti di manipolazione.
Nell’articolo si cita con giustificata preoccupazione il fatto che i
dati di prism e simili escano dal pubblico e vadano a privati. Io credo però che
i manipolatori pubblici attingano conoscenze soprattutto dai manipolatori
privati, le cui tecniche di marketing si sono molto affinate dal tempo de
"i persuasori occulti" di V. Packard, soprattutto perchè oggi i
manipolatori privati hanno accumulato enormi esperienze comportamentali dai
loro esperimenti di manipolazione dei consumatori; si tratta di esperimenti i
cui risultati sono ben misurabili e in tempi brevi, mentre la manipolazione
degli orientamenti politici di cittadini difficilmente dà riscontri certi e
rapidi.
Ritengo significativo il fatto che Gelli, la sua P2, la mafia abbiano
sostenuto i forti investimenti di Berlusconi proprio nella pubblicità
commerciale: una posizione dominante permette non solo di controllare i
finanziamenti ai media, ma anche di controllare il Know How sulla
manipolazione del consumatore.
Ritengo probabile che a nostra insaputa Sismi, Sisde, Telecom o altri abbiano fornito i dati e i metadati su
cui applicare quelle conoscenze per la manipolazione politica del cittadino:
purtroppo in Italia noi non abbiamo avuto personaggi come Ellsberg
(Vietnam), Woodward , Bernstein (Watergate), Assange,
Manning (Wikileaks), Snowden (Prism) che ci abbiano illuminato sulla
manipolazione dei cittadini italiani.
GeriSteve