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Commento di GeriSteve

su Contromano: le tesi di Andreotti contro magistrati e pentiti


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GeriSteve 8 maggio 2013 11:11

Si può discutere sull’esistenza o meno della verità (citerei "L’invenzione della verità" di de Finetti), ma nessuno è mai stato così fesso da sostenere che ne esistano davvero di diverse. Le "Diverse verità " magistralmente illustrate da Kuroshava e da Pirandello sono "diverse visioni soggettive della verità ", costruite logicamente a partire da conoscenze, esperienze e idee soggettive, quindi diverse.

Gli elementi di delinquenza e di contiguità con la mafia di Giulio Andreotti sono ben precedenti a una serie di suoi interventi in medioriente che potrebbero avere irritato gli USA, quindi è escluso che si sia trattato di "montature" per punirlo, in base al principio che le cause devono essere precedenti agli effetti.

In questo commento:
http://www.agoravox.it/Andreotti-il...; io ho inquadrato storicamente il ruolo svolto da Andreotti, quindi non mi ripeto qui.

Ieri ho rilevato un fatto, secondo me fortemente indicativo: su Il Messaggero, giornale dei Caltagirone, in un titolo si affermava che Andreotti era stato accusato di mafia, ma poi assolto.
Nell’articolo si riprendeva la bugia, ma con una correzione tecnica, di cui il lettore non poteva comprendere il significato: "assolto per fatti successivi al 1980", omettendo di dire che per fatti di mafia precedenti al1980 Andreotti è stato invece giudicato colpevole, ma non condannato, per intervenuta prescrizione.

Quell’articolo e il suo titolo costituiscono un fatto incontrovertibile e dimostrano l’esistenza di una precisa campagna di disinformazione, in cui quest’articolo sembra inserisi molto bene.

Si può discutere sull’esistenza o meno della verità, ma non sull’esistenza delle bugie e dei bugiardi.

GeriSteve


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