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Commento di

su Il 25 aprile e la "bandiera di Israele"


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29 aprile 2013 11:57

L’autore dell’articolo fa una discreta ricostruzione storica, tuttavia sbaglia nell’interpretari i fatti avvenuti a Porta San Paolo e durante la manifestazione del 25 aprile, avendo evidentemente letto le notizie sui giornali e non avendo partecipato fisicamente alla giornata. E tra le righe addebita una posizione che l’Anpi ha già rifiutato e dalla quale si allontana, condannando senza se e senza ma le contestazioni alle bandiere ebraiche (non ci sono state contestazioni alla Brigata Ebraica ma solo alle bandiere di Israele), ricordando che la Brigata, è sempre stata invitata ufficialmente in ogni 25 aprile dall’Anpi di Roma.

I rappresentanti della Brigata Ebraica entrano a pieno diritto tra quelle associazioni con cui l’ANPI si confronta sempre e con ciu collabora da sempre. Ad ogni 25 aprile le bandiere della Brigata sono state le benvenute. Il 25 aprile è una manifestazione aperta a tutti, e sempre si sono avute partecipazioni anche di associazioni che non hanno preso parte alla Resistenza. Dai No Tav, ad Amnesty, ambientalisti, animalisti, ecc. (ed anche curdi!) Tra questi anche rappresentanti o simpatizzanti del popolo palestinese. La Brigata era stata invitata a parlare, tuttavia alle prime contestazioni, purtroppo per una decisione affrettata, è stato convenuto di non far parlare i rappresentanti della Brigata per non scaldare gli animi. L’Anpi si è scusata per l’accaduto, con lettera alla comunità ebraica ed ai rappresentanti della Brigata Ebraica con comunicati stampa che si posso leggere nel blog ANPI Roma, accaduto che non riflette nessuna presa di posizione ideologica, il cui addebitamento è evidentemente strumentale a chi vuole discreditare l’ANPI e la Resitenza. L’Anpi di Roma fa ogni giorno un grandissimo lavoro nelle scuole, organizza convegni, seminari, presentazioni di libri e mostre alla Casa della Memoria, per non parlare delle attività delle oltre 30 sezioni sparse nel territorio del Comune di Roma. Ricordo qui, che è grazie all’Anpi, che ha denunciato i fatti alla magistartura, che ci sono indagati per la vicenda del sacrario al criminale di guerra Rodolfo Graziani ad Affile, e che il presidente della regione, Zingaretti, ha sospeso il finanziamento pubblico deliberato dalla precedente giunta. Non c’è nessun imbarazzo ne contrasto con la comunità ebraica. Duccio Pedercini, Anpi.


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