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Commento di

su Ma il Papa può "dare le dimissioni"?


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17 febbraio 2013 20:12

Vigore e umiltà >

Il Cardinale Ratzinger ha seguito, da osservatore privilegiato, gli ultimi anni del Pontificato di Papa Wojtyla. Lo ha visto accudire con ogni cura e “sollevare” dagli impegni più gravosi degli affari curiali.
Per conto del Papa ha visto agire, sempre più, soggetti autorevoli che hanno così “sopperito” al Suo ruolo di “guida”.
Un ruolo che, tuttavia, non può e non deve essere distinto dalla funzione “unificante” del Papa. Pena l’emersione di “individualismi e rivalità” che possono generare “insidiose” deviazioni ed alimentare “laceranti” divisioni.

Benedetto XVI°, con il decadere del vigore fisico e della forza d’animo, ha visto questo profilarsi nel Suo futuro.
Per chi crede.
Il Figlio di Dio ha scelto di “non scendere dalla Croce” perché voleva “farsi carico”, fino in fondo, del travaglio dell’umana caducità.
Un Papa, che è solo un uomo, non è tenuto a “farsi” eroico testimone delle sofferenze umane.
La prima ed inderogabile responsabilità del Papa è quella di preservare, sempre, la “integrità” e la continuità del ministero Petrino.

Da questa ferrea convinzione la sofferta decisione (diritto-dovere) del teologo Ratzinger di “rinunciare” a tanta Carica.
La Sua “fragilità” di essere umano non ha offuscato la Sua capacità di scegliere “per il bene della Chiesa”.
Una scelta, grave, che reca tutta l’impronta di una Fede, senza miracoli


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