Articolo che non dice nulla di nuovo, mi pare.
Non mi è ben chiaro l’intento: uno sfogo per la paura che tutti ci attanaglia? L’ennesima esortazione del tipo "Pentitevi!"? Un’aforisma del tipo "meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine"?
Il problema è sempre, quello mutuato da Gramsci: CHE FARE? Nonostante tutte le esortazioni, i moniti, gli avvisi di pericolo di burrasca, nessuno riuscirà a convincere pacificamente i supposti privilegiati (Tedeschi, ma non solo), a rinunciare ai loro privilegi.