• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Francesco Piccinini

su Giornalismo partecipativo contro giornalismo professionale


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Francesco Piccinini Francesco Piccinini 11 marzo 2009 18:08

Caro Maurizio,
esatto si può non esserne d’accordo. Bastava parlarne e ti avrei detto che a breve ci sarà una V2 di AV che prevede due disposizioni degli articoli: una che segue l’attuale algoritmo e l’altra che segue la cronologia. Al lettore di scegliere. Bastava parlare invece di invocare ad un’improbabile censura - su cosa poi? su un pezzo che parla bene del giornalismo partecipativo? non è un po’ paradossale? -.
Mi dirai che non ti abbiamo risposto subito ma i commenti erano di sabato pomeriggio (18.48) e domenica sera (19.39). Non lavoriamo domenica e neanche di sabato - infatti ci dovrebbe essere un best of entrambi i giorni come per la versione francese - ma io e Francesco Raiola facciamo un edizione lo stesso il sabato e mettiamo 3 articoli on line la domenica per garantire che l’informazione non si fermi. Se pensassimo ai banner o ai soldi non lo faremmo, non toglieremmo del tempo alle nostre vite private, alle nostre compagne, ai nostri amici per garantire che le persone possano leggere AV anche nel week end.
Questo nostro carteggio non mi ha creato nessun malanimo, anzi, mi ha reso contento perchè ho potuto parlare di tutto il lavoro e la passione che ci mettiamo nel fare AgoraVox. Mi ha dato la possibilità di trovare un bug nei commenti :) e di descrivere questi mesi di impegno.
Quando dici Io parto dal presupposto che i mainstream (tutti), tramite calcio, moda, spettacoli, gossip, tg, format e quant’altro abbiano come unico scopo quello di imbonire, rincoglionire e distrarre una massa di non-cittadini ma sudditi, sempre piu’ imboniti, rincoglioniti e distratti.

Non penso che il problema sia, necessariamente l’argomento, ma la professionalità di chi lo tratta. Dietro na sfilata di moda si nasconde, spesso, l’anoressia o giovani stilisti che sperimentano nuovi modelli economici.
Dietro una partita di calcio c’è molto di più (dietro a Milan-Napoli degli anni 80 c’era molto di più che una partita di calcio), il fatto in quanto tale può essere più o meno importante ma dipende da chi lo racconta da ce lo fa guardare da un "punto di vista diverso". Come faceva Wells (a proposit di Hearst) che "vedeva" scene che altri registi non vedevano. Questa è la forza di AV parlare anche della partita del Napoli ma cercando di dare un punto di vista che nessun media main stream potrà dare... Questa per me è informazione.
Non so se ci ripenserai e tornerai a scrivere per noi ma capirei se non volessi...
A presto
Francesco







Vedi la discussione






Palmares