Il problema dell’Iran va inserito nel più ambio ambito mediorientale. Inoltre allargando l’orizzonte al resto del mondo, dopo le recenti prese di posizione sulla Palestina all’ONU: il baricentro geopolitico si sta spostando dall’Occidente verso il resto del mondo, come spiega il politologo professor Kupchan nel suo libro “Il mondo del XXI secolo non sarà degli Usa o della Cina, ma di nessuno”. Pubblicato lo scorso marzo dalla Oxford University Press e che uscirà in italiano nei primi mesi del 2013 con Il Saggiatore.
Egli spiega quale é lo scenario politico internazionale che va delineandosi. Dopo che gli ultimi due secoli hanno visto l’egemonia materiale e ideologica dell’Occidente nella politica internazionale, il mondo del futuro prossimo non sarà dominato da un singolo paese, da una particolare area regionale o da un solo modello politico. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea riusciranno sicuramente a superare l’attuale recessione economica, ma si ritroveranno in un mondo di profondi cambiamenti. Intanto, nessuna fra le attuali nazioni emergenti avrà la forza necessaria per esercitare un’egemonia globale. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno formato il nuovo gruppo: i BRICS per coordinare le loro iniziative politiche, ma essi non condividono una visione coerente del nuovo ordine internazionale; al momento sanno sicuramente quello che non vogliono più: la continuazione di un mondo dominato dall’Occidente. Nei prossimi dieci anni ci si può aspettare dalla Cina passi avanti significativi nelle riforme economiche, ma soltanto dei passi piccoli e lenti nelle riforme e nelle liberalizzazioni in politica, in ogni caso, per cui la crescita del suo Pil globale sarà in parte trasferito nel settore militare e nell’ambizione geopolitica.