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Commento di paolo

su Il terremoto dell'Aquila? Una strage di classe


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paolo 25 ottobre 2012 12:22

E’ curioso osservare che in un paese dove la cultura scientifica è molto scarsa ,pretenda risposte certe anche quando nessuno (ripeto nessuno) può darle e che ciò determini il discredito di chi non è in grado di darle .
Questo spiega anche il perché ,in questo paese culturalmente arretrato, prevale la tendenza ad affidarsi all’oracolo o al ciarlatano di turno .
I componenti della Commissione grandi rischi sono scienziati di valore riconosciuto (a meno di prova contraia ovviamente) e l’incertezza non è dovuta alle loro carenze ma alla natura della materia che però non autorizza a dire che ne sanno come il primo tizio a caso.
Contrariamente a quanto lei pensa ,le conoscenze non sono affatto "STABILI " ,anche se nella vita comune si da’ per scontato che molte cose siano percepite come tali .Compito della ricerca e della sperimentazione è proprio quello di mettere alla prova i limiti delle nostre conoscenze .

Fatta questa premessa ,spero quindi che la sentenza non sia "nel merito scientifico " che ,ripeto sarebbe una assurdità degna di altre epoche .

Mi preoccupa invece che se quello che lei riferisce è vero (e non intendo metterlo in dubbio ) allora questo significherebbe che ragioni di opportunismo politico o peggio ancora di interesse privato ( su Bertoldaso non scommeterei un cent) hanno indotto uomini di scienza ad inciuciare nel nome di qualche ragione meschina . Voglio dire cioè che se i miei dati sulla base di rivelazioni strumentali e modelli geologici applicati , mi dicono che la probabilità di una forte scossa è alta ed io la minimizzo nel nome di altri interessi più o meno sporchi ,ovvero non attivo tutte le procedure del caso (vedi es evacuazione della popolazione) , allora la faccenda diventa materia penale e questo spiegherebbe la sentenza . Anzi se fossero accertate queste responsabilità ,sei anni di condanna sarebbero anche pochi a fronte dei morti che ci sono stati.

Quindi ,per concludere ,spero che la sentenza abbia punito gli eventuali comportamenti e non le qualità scientifiche di uomini che ,fino a prova contraria ,hanno curriculum accademici di tutto rispetto .
Insomma essere disonesti non implica essere necessariamente anche ignoranti. I piani vanno tenuti ben distinti.


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