Il problema non è il numero di figli, ma il lavoro. Se si continua a girare intorno e non si affronta il problema dello sviluppo, si prendono lucciole per lanterne. Il sistema pensionistico ( ante le varie riforme) , si basava sulla solidarietà. I lavoratori dipendenti attivi pagavano l’integrazione al surplus delle pensione non coperto dai contributi del lavoratore stesso ( e qui poi entra anche in gioco la percentuale di reddittività del danaro accantonato dall’INPS. Ma il discorso si farebbe troppo conplicato. Questo per dire come semplicistico sia il discorso fatto da Geri Steve). Perché se manca chi produce ricchezza il discorso applicato alle pensione prima o poi si deve applicare a tutta la società e a tutti quei lavoratori improduttivi, che non creano ricchezza ( magistrati, poliziotti, professori, giornalisti ecc ecc ), ma che percepiscono comunque reddito, prodotto da chi produttivo lo è!.
Ma non voglio andare fuori tema rispetto al post da me inviato, che voleva solamente evidenziare come si stanno mobilitando i costruttori di consenso(Mistificando.E li chiamano professori!) per cercare di leggittimare un episodio che è di una gravità inaudita.
Lo Stato, difensore della legalità e della fiducia dei cittadini ( e non sudditi), esso stesso non rispetta i contratti da lui stesso sottoscritto, rende legittimo le leggi applicate regressivamente, e impartisce moniti e minacce a chi rende pubblico dati ed informazioni che per legge è tenuto non solo a dare, ma a pubblicizzare e a renderle accessibili a tutti!( e che in maniera criminale ha tacciuto per mesi) .
Una vergogna.