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Commento di

su Il fallimento dell'Euro si avvicina: cosa fare?


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4 giugno 2012 19:02

Le città stato della Grecia del V secolo a.c. rappresentavano la parte più sviluppata e avanzata del pianeta (parte euroasiatica occidentale), talmente forti da infliggere sconfitte umilianti al gigantesco impero Persiano. Poi arrivò il regno macedone e la divisione delle Polis fu fatale. L’impero macedone si suddivise in stati ellenistici, i quali produssero la prima rivoluzione scientifica, ma la loro divisione fu fatale nel confronto con l’impero romano. Nel 1400 l’Italia delle signorie e delle repubbliche era la parte più ricca e sviluppata del pianeta (tutto), ma la sua mancata unificazione politica ne determinò la rovina e il declino nel confronto con i più grandi stati nazionali in formazione avanzata (Francia, Spagna, Inghilterra, Austria, impero Ottomano).

Nel 1700 l’Europa degli stati nazionali produce la rivoluzione scientifica e quella industriale divenendo la parte più sviluppata e potente del pianeta . Tanto potente da dividersi l’intero pianeta.

Oggi l’Europa di staterelli di 60, massimo 80 milioni di abitanti si trova a dover fronteggiare stati giganteschi che vanno dai 200 milioni di brasiliani ai 300 USA, ai 400 Indonesia, ai 1,1 miliardi di indiani e 1,3 di cinesi. Non c’è confronto il declino dell’area europea (è più corretta definirla così) è segnato....... a meno che non si formi un super stato europeo di mezzo miliardo di abitanti. Ma neache io ci credo e ormai siamo al dunque..

 


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